Sotto il fuoco di fila di una commissione a trazione repubblicana, il Tesoro USA è stato costretto a abbassare i toni sul mondo crypto. Il contesto è quello che i nostri lettori dovrebbero già conoscere: l’amministrazione attuale degli Stati Uniti ha fatto buon gioco (e cattivo uso) di dati sull’utilizzo delle crypto per terrorismo e riciclaggio che poi sono stati smentiti.
Nonostante siano stati smentiti però, hanno dato il via a interrogazioni, a proposte di legge e a attacchi frontali a Bitcoin e crypto che erano, almeno in questo frangente, davvero immeritati. La questione è finita ieri di fronte alla Commissione che si occupa a livello congressuale dei Servizi Finanziari. E anche grazie alla presenza di amici del mondo Bitcoin e crypto, le cose non sono forse andate come si aspettavano i più pessimisti.
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Il Tesoro ritratta: crypto e Bitcoin non così decisive per terrorismo e riciclaggio
Vi ricordate la storia dei finanziamenti a Hamas tramite crypto, che avrebbero permesso al gruppo di accumulare milioni? Esagerate. Lo si sapeva da tempo, almeno tra chi segue queste vicende da vicino. Lo ha dovuto ammettere anche Brian Nelson, che è sottosegretario del Tesoro con delega al Terrorismo e all’Intelligence Finanziaria, che ha dovuto appunto ammettere che i numeri che erano girati erano falsi, ingigantiti e nel complesso poco utili per capire cosa sta succedendo davvero.
Questo però, come ha ricordato il senatore Tom Emmer, da sempre molto vicino al mondo crypto e Bitcoin, ha comunque causato dei problemi importanti al comparto, senza che il Tesoro, pur essendo in possesso di dati più corretti, abbia fatto nulla per… permettere alla verità di affermarsi.
Riteniamo che i terroristi preferiscano ancora, francamente, i prodotti e i servizi della finanza tradizionale.
Questo è il punto di svolta per un atteggiamento del governo USA che dovrà essere necessariamente rivisto alla luce di quanto avvenuto appunto ieri in Commissione, dato che chi parlava a nome del governo ha dovuto anche ammettere che le preoccupazioni attuali sono su quanto potrebbe avvenire in futuro e non su quanto è già avvenuto.
Una piccola frazione
Si tratta di una frazione infinitesima, nonostante quello che Gary Gensler ha voluto affermare, sempre ieri, a CNBC, dove ha ricordato che Bitcoin rimane la valuta preferita da chi compie attacchi ransomware, puntando ancora una volta a gettare una luce cupa sulla prima criptovaluta.
Una situazione che è però frutto anche di una battaglia politica senza quartiere e che rischia di far diventare Bitcoin terreno di scontro. La buona notizia è che Bitcoin può contare su qualche amico anche in certi ambienti, per quanto l’amicizia sia, per molti commentatori, di interesse e non di affetto vero.
E’ tutta una farsa, una messa in scena. Devono dire ciò che gli viene ordinato dall’alto. Pensate che le elezioni americane non siano già state decise? Ora Biden lo fanno apparire come un ammalato di demenza senile perchè conviene a qualcuno. Anche la favola che il contante sparirà ma li vedete i tossici a pagarsi la dose con il POS? Senza parlare del pizzo.