Continuano le particolarità del comparto ETF Bitcoin negli USA. Nella giornata di ieri, come fatto notare correttamente da Eric Balchunas di Bloomberg – qui la nostra intervista allo specialista – i volumi su $HODL, l’ETF di VanEck, ha fatto registrare volumi di 22 volte superiori alla media dei giorni precedenti.
In altre parole si è passati da 17 milioni di media agli oltre 400 milioni di dollari della sola giornata di ieri. Questo in concomitanza di un taglio importante alle commissioni, che sarà operativo oggi. Un taglio del quale vi abbiamo già parlato ma che non sembra essere l’unica motivazione dietro questo balzo di uno degli ETF Bitcoin meno trafficati al mondo.
Continua dunque il successo di questi prodotti. Successo che vi avevamo preannunciato e che però non ci aspettavamo, almeno in queste proporzioni. Un successo che è un buon segno, inequivocabile aggiungiamo, per la salute di Bitcoin sul piano del prezzo. Vieni a discuterne sul nostro Canale Telegram.
Subito dopo BlackRock e Grayscale
Per avere una proporzione di quanto è successo ieri, basta vedere dove si è posizionato in termini di volumi l’ETF di VanEck su Bitcoin. È stato il terzo dietro due giganti, BGrayScale e BlackRock, mettendosi alle spalle un altro gigante, Fidelity. Qualcosa che forse si aspettavano in pochi, dato che l’ETF di VanEck è stato uno dei meno gettonati dagli investitori durante il primo mese di trattative in borsa. E per quanto riguarda l’AUM, si sono raggiunti, secondo i dati diffusi dalla società stessa, 200 milioni di dollari. Poca roba rispetto a BlackRock e Fidelity, ma segno al tempo stesso di un importante cambio di passo.
La spiegazione di Eric Balchunas
Sul tema è intervenuto anche Eric Balchunas, su X:
Non ho ancora capito cos’è successo. Non lo sa nessuno. Dato quanto è stato esplosivo l’aumento nel numero di trade (ne erano 500 venerdì, 50.000 soltanto oggi), sto pensando se Reddit o qualche influencer su TikTok abbia raccomandato questo ETF ai suoi follower. Sembra qualcosa legato al… retail. [citando army, ovvero quando ci sono dei movimenti compatto di gruppi più o meno organizzati, NDR].
E ha poi aggiunto:
L’altra teoria è che i siano i market maker che si stanno scambiando titoli, anche se non ho idea del perché (IBIT e BITO sono più liquidi) e sarebbe comunque inusuale la produzione di anomalie tali sui volumi. È comunque una possibilità.
A rendere ancora più misteriosa la situazione, il fatto che gli inflow in HODL siano stati piuttosto ridotti, come riportano i dati di BitMEX Research.
L’andamento in termini di inflow dei principali ETF Bitcoin Spot
Una delle discussioni più accese di ieri sugli ETF Bitcoin Spot riguarda la natura degli investitori che si stanno avvicinando. C’è chi, come Jim Blanco, parla del pubblico tipico del mondo crypto, con orizzonti di breve periodo e chi, come lo stesso Balchunas, pensa invece a qualcosa di più strutturato.
IBIT ha avuto 26 giorni di fila di inflow (e sono anche di enormi dimensioni) […] Gli ETF sono veicoli di trading, non c’è dubbio, ma in questo caso credo che stiamo vedendo allocazioni di lungo periodo (insieme ad un po’ di trading). Questi emittenti sono connessi in modo importante con il mondo degli advisor. Gli advisor si fidano e amano gli ETF. Il trading aveva già accesso [a Bitcoin, NDR] se lo voleva.
Anche noi siamo d’accordo con Eric Balchunas, anche se sarà il futuro poi a dire chi avrà avuto ragione.
Trasparenza: è stata aggiunta in un secondo momento la tabella offerta da BitMEX sugli inflow.
Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015.
Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.