Ci sono almeno un paio di notizie degne di nota dal mondo di MicroStrategy, l’azienda di Michael Saylor che ha in portafoglio la bellezza di 193.000 Bitcoin. Seguendo – a leva – la grande corsa di Bitcoin, ha chiuso le contrattazioni di ieri con un +23,59% forte anche di un nuovo piano che arricchirà l’azienda di altri 600 milioni di dollari in Bitcoin.
Una scommessa che almeno per ora si può dire vinta per Michael Saylor, che sta acquistando ormai da 4 anni Bitcoin tramite la sua società, nonostante per una parte di questo quadriennio si sia trovata, almeno sulla carta, in perdita. Ad oggi il portafoglio di MSTR vale quasi 13 miliardi di dollari, per un gain – per quanto non realizzato – di 6,7 miliardi di dollari ai prezzi attuali.
Una scommessa che ha trasformato Michael Saylor da un eccentrico CEO a un personaggio che può presentarsi a Wall Street accolto da applausi e proverbiali tappeti rossi.
La prima notizia è la seguente: ad apertura seduta di ieri l’azienda di Michael Saylor ha annunciato l’emissione di note convertibili senior, titoli per la raccolta di capitale che possono essere trasformati dai creditori in azioni a determinate condizioni.
Nel documento inviato a SEC, obbligatorio per legge, è scritto a chiare lettere che i 600 milioni così raccolti saranno utilizzati per acquistare Bitcoin e per altre spese collegate. Numeri importanti, che si andranno a aggiungere ad un portafoglio che vale già quasi 13 miliardi di dollari.
Il segnale è chiaro, nonostante siamo vicini al massimo storico per Bitcoin, Michael Saylor non sembrerebbe avere alcuna intenzione di mollare la presa o di ridurre gli acquisti, per quanto questi ai prezzi attuali saranno meno proficui.
Con una crescita per la sessione di ieri – e dunque a piano rivelato – del 23%, possiamo dire di essere in presenza di un altro segnale. Wall Street non sembra avere più paura del comportamento forse un po’ eccentrico e certamente sopra le righe di un’azienda che sta puntando letteralmente tutto su Bitcoin.
Azienda le cui azioni qualcuno aveva dichiarato essere meno appetibili oggi che ci sono tante alternative per investire in Bitcoin sui mercati regolamentati, come appunto gli ETF.
E invece, forte del grandissimo recupero di Bitcoin in questo 2024, il tempo ha dato ragione a Saylor e torto a chi voleva vestirlo con una camicia di forza.
Certo, facile dirlo adesso con Bitcoin vicino ai massimi. Meno facile dirlo quando Bitcoin era sui 16.000$ e tutti facevano i conti in tasca a Saylor, cercando di individuare il suo prezzo di liquidazione.
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Alcuni analisti hanno dichiarato che se Saylor avesse puntato su Ethereum anzichè su BTC oggi sarebbe più ricco di circa cinque miliardi di dollari. Ma BTC per Saylor è ll miglior asset presente sul mercato che da dieci anni è aumentato del 170% ogni anno.