Su base annuale Ethereum registra una crescita del 72% e sta “flippando” quella di Bitcoin che si ferma a +61% ma continua a dominare la scena mediatica grazie alla raccolta diretta degli ETF Spot BTC. Attualmente, ETHUSD quota 3.930$ tornando ad un livello di prezzo che non vedeva da Dicembre 2021 e a circa un 20% dal suo massimo storico.
L’aumento del prezzo di Ethereum e dei suoi volumi, sta causando un incremento delle commissioni di transazione, che sappiamo essere una criticità nota nella sua infrastruttura.
In questo contesto, è iniziato il countdown per l’aggiornamento “Dencun” di Ethereum, programmato dai develpers per il 13 Marzo, salvo variazioni dell’ultimo minuto. Questo rappresenta l’evento più rilevante per Ethereum dall’aggiornamento “Shanghai” di Aprile 2023.
In sintesi, l’aggiornamento Dencun introduce una funzionalità di “sharding proto-dank (EIP-4844)”, progettata per ridurre i costi di transazione per le reti Layer-2 costruite su Ethereum. Partizionando la blockchain, in sezioni più piccole o “blob”, si punta ad una maggior rapidità di elaborazione e riduzione delle commissioni di transazioni.
L’aggiornamento Dencun, rappresenta il primo passo verso “The Surge” evento chiave e programmato nella roadmap di Ethereum, sempre focalizzato alla riduzione dei costi di transazione.
Venendo però alla situazione attuale, utilizzando le metriche di Glassnode analizziamo i dati on-chain di Ethereum, partendo proprio dalla situazione delle fee di transazione.
La metrica “Ethereum: Total Transaction Fees” evidenzia chiaramente un aumento costante delle commissioni di Ethereum dalla fine di Settembre 2023. Il 5 Marzo le commissioni di transazione pagate giornalmente sulla rete Ethereum, hanno segnato 10.809,62 ETH pari a circa 38,500 milioni di dollari.
Per trovare un picco maggiore bisogna tornare al Maggio 2023, quando Yuga Lbas lanciò una vendita di terreni in NFT del suo progetto Otherside. In contemporanea ci fu anche il lancio della meme coin, Pepe Coin, che contribuì ad intasare la rete, con relativo incremento delle fee.
Analizzando la metrica “Ethereum: Mean Transaction Fees [ETH]”, si nota che attualmente la commissione media, calcolata sommando tutte le commissioni e dividendo per il numero totale di transazioni, è arrivata a 0,006581 ETH per operazione su blockchain.
A prezzo attuale, per una transazione su Ethereum si paga circa 25,10$, con un picco di $30,33 registrato il 5 Marzo. Nel grafico, è presente un confronto con le Fee (Mean) pagate su Bitcoin (linea gialla), che si trova sui massimi storici di prezzo. Questi dati evidenziano il motivo per cui le implementazioni su Ethereum sono tutte volte a ridurre i costi delle transazioni.
La rete di Ethereum è la più utilizzata per gli NFT (Non-Fungible Tokens), ospitando la maggior parte delle collezioni più importanti, come CryptoPunks, Bored Ape Yacht Club (BAYC), Azuki per citarne alcune.
I lanci di NFT così come quelli di meme coin, in passato hanno causato congestioni della rete provocando picchi di fee. Osservando la metrica “Ethereum: Gas Usage by NFTs (Absolute)”, si vede la quantità totale di gas utilizzata per le transazioni di Non-Fungible Tokens nei principali market place monitorati da Glassnode. L’andamento mostra un decremento delle Gas fee by NFT, iniziato più o meno in concomitanza alla crescita del prezzo di ETH lo scorso Ottobre.
Da questo dato si può desumere, che la crescita del prezzo e delle relative fee di transazione sembra rallentare le operazioni di NFT sui marketplace. Questo impatto è più evidente sulle transazioni generali piuttosto che su quelle ad alto valore, influenzando tuttavia l’attività complessiva sulla blockchain di Ethereum.
Al contempo, sul sito specializzato in NFT, Cryptoslam, è emerso che negli ultimi sette giorni, la blockchain di Bitcoin ha superato quella di Ethereum per volume di vendite di NFT. Questo sorpasso riflette una tendenza interessante nel mercato degli NFT, diversa dalle dinamiche abituali
Nell’immagine allegata, riportiamo l’andamento del “Blockchains by NFT Sales Volume” in cui si vede il sorpasso di Bitcoin. Un altro dato che evidenzia questa situazione, lo si ricava dal numero delle transazioni relative agli NFT, che negli ultimi 30 giorni hanno avuto un calo del 56%, sempre sulla base di Cryptoslam.
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