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Crypto: quando arriva la alt season? | I 5 dubbi fondamentali

Tutti o quasi aspettano la alt season crypto. Ma si verificherà anche in questo ciclo?
8 mesi fa
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Cosa serve davvero al mercato affinché i grandi gain di Bitcoin si distribuiscano anche sul cosiddetto settore alt? I nuovi arrivati non avranno mai sentito parlare di alt season, termine con il quale si intende appunto una stagione delle cosiddette alt, le criptovalute diverse da Bitcoin e, a questo punto della storia del mercato, anche da Ethereum.

È uno dei tormentoni degli investitori in criptovalute e tutti, o meglio chi è esposto verso gli altri token e coin, aspetta come un’autentica manna dal cielo. C’è però da fare qualche considerazione di base, tenendo conto del fatto che stiamo vivendo una stagione molto particolare tanto per il mondo di $BTC quanto per quello degli altri asset crypto.

Cercheremo di raccogliere cinque punti sui quali ragionare in questo approfondimento. Cinque punti che racchiudono le idee di chi vi sta scrivendo e che riteniamo essere il punto di base per ogni tipo di ragionamento sulla alt season eventuale.

Cinque idee sulle quali lavorare per capire il momento del mercato crypto

Il ragionamento che anima le speranze di una nuova alt season è semplice: Bitcoin ha corso a sufficienza, e quindi una parte dei gain dovranno essere scaricati altrove, alla disperata ricerca di gain ancora più importanti. Ma sarà necessariamente così? Non abbiamo una risposta definitiva, ma cinque punti da condividere con voi per fare un ragionamento, possibilmente, tutti insieme.

  • I denari arrivati negli ETF sono ormai dentro

Ed è difficile che usciranno. C’è un monte di capitale importante che è intrappolato negli ETF, per quanto questa definizione sia forse poco corretta tecnicamente. Quello che riteniamo è che chi ha fatto soldi investendo in ETF non è detto che sia così interessato a investimenti più degen su altri tipi di coin o token. È un pubblico fondamentalmente diverso.

I numeri degli ETF Bitcoin sono impressionanti, ma non è detto che… (fonte: J. Seyffart, Bloomberg)
  • Non tutte le alt avranno un’altra occasione

Chi ha vissuto già il ciclo del 2017-18 sa bene che non tutte tra le crypto al top “sopravviveranno”. Ovvero, non tutte quelle che hanno occupato una posizione di vertice nel ciclo del 2021 saranno ancora al vertice per il prossimo ciclo. Non è detto che perderanno molto valore, ma non è detto al tempo stesso che seguiranno un’eventuale impennata del settore alt.

  • I progetti conteranno sempre di più

Quello di avere un progetto solido alle spalle è una sorta di meme tra i crypto investitori, che per anni hanno investito in token e coin che in realtà avevano ben poco da offrire. Questa volta però, con il crescente interesse degli istituzionali, chi ha oggettivamente un problema da risolvere e che può risolvere.

Ce ne sono tanti di ambiziosi in questo spazio, pensiamo a ICP, che vuole diventare una sorta di alternativa al Web classico, Avalanche, che sta cercando di espandere la sua influenza anche nel settore degli asset tokenizzati. Pensiamo anche a Ripple che vuole giocarsela con i big del mondo bancario classico. La lista non è affatto esaustiva – e anzi diteci la vostra nel nostro Canale Telegram, ma il concetto dovrebbe essere sufficientemente chiaro.

  • I comparti ormai esistono

Ne abbiamo parlato in un altro approfondimento: i comparti ormai nel mondo crypto esistono e chi fa parte di un determinato spazio sembra seguire piuttosto da vicino quello che avviene appunto nel comparto stesso. AI, meme, infrastruttura, pagamenti: i comparti vanno studiati e probabilmente separati nelle scelte di investimento.

  • Ci saranno tante sorprese

Pepe è stata una di queste, e ne arriveranno delle altre e non necessariamente dal mondo meme. Il settore sta riguadagnando la fiducia persa, il che vuol dire che anche degli insospettabili potrebbero piazzare delle performance incredibili.

Sul fatto che tutti seguiranno il trend però, continuiamo ad avere i nostri dubbi, e riteniamo che si dovrà sempre cercare di fare scelte il più oculate possibile, invece di piazzare puntate a casaccio nella speranza che arrivi una alt season a perdonare ogni peccato.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Ciao il tuo ragionamento non e per niente sbagliato anzi è molto giusto, però io penso ( e magari il mio pensiero non è giusto visto che non ho molta esperienza) che se avendo faccio un esempio un quantitativo di crypto che sono a 0,12 e avendo 100.000 penso che per lo meno a qui a cinque anni possa per lo meno toccare un dollaro. E i conti sono presto fatti. Grazie e una buona serata.

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