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500 milioni investiti in Bitcoin | Società quotata va ALL-IN

Michael Saylor vuole altri 500 milioni di dollari di Bitcoin. E li finanzierà a debito.

MicroStrategy punta a acquistare altri 500 milioni di dollari di Bitcoin. Il gruppo guidato dal massimalista Bitcoin Michael Saylor ha comunicato nella giornata di ieri a SEC, l’authority di vigilanza sui mercati USA, l’emissione di debito per ulteriori 500 milioni di dollari, a pochi giorni dall’acquisto di altri 800 milioni di dollari proprio di Bitcoin e utilizzando lo stesso meccanismo.

Si tratta di convertible notes, delle note di debito che possono essere convertite, in determinate circostanze, in azioni della società che le emette. Un meccanismo al quale MicroStrategy è ricorsa più volte nel corso degli ultimi mesi, sempre allo scopo di aumentare le proprie dotazioni di Bitcoin.

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MicroStrategy punta a altri Bitcoin

Il buon momento di Bitcoin, che viene scambiato anche oggi sopra i 73.000$ e sui massimi storici, stimola l’appetito di MicroStrategy e del suo presidente Michael Saylor. Il gruppo ha inviato nella giornata di ieri una nota a SEC indicando la volontà di emettere altro debito per 500 milioni di dollari.

Debito che come si legge dal form inviato a SEC sarà utilizzato per:

Acquisire ulteriori Bitcoin e per spese generali.

Una nota che non lascia spazio a dubbi e che segna un ulteriore impegno di MicroStrategy per l’accumulazione di $BTC. Già adesso il gruppo è la prima società quotata per dotazioni di Bitcoin, con un portafoglio che ammonta a 205.000 unità e che vale, al controvalore di mercato oggi, più di 15 miliardi di dollari.

L’andamento degli acquisti di Saylor / MicroStrategy rispetto al prezzo – fonte: SaylorTracker

Un cammino lungo, quello di MicroStrategy nel mondo di Bitcoin, che ha visto l’azienda in perdita non realizzata da maggio 2022 fino a novembre 2023, con la situazione che si è invertita ed è tornata fortemente in positivo in seguito alla grande corsa di Bitcoin in termini di prezzo che è stata innescata dall’arrivo degli ETF Bitcoin.

Michael Saylor, almeno secondo quanto riportato dalle ultime apparizioni pubbliche, non avrebbe alcuna intenzione di ridurre le proprie dotazioni in Bitcoin, avendo al contrario programmi per aumentare l’esposizione della sua azienda verso questo asset digitale.

Questo è stato confermato anche in una sua recente intervista, dove ha confermato nonostante i rimbrotti della giornalista che lo stava intervistando, l’intenzione di utilizzare Bitcoin come riserva di valore ultima, senza che ci sia alcuna intenzione da parte sua o della sua azienda di liquidare.

La lotta contro Blackrock

Nel frattempo nel giro di otto settimane Blackrock ha già superato l’enorme quantità di Bitcoin che sono stati accumulati da Microstrategy.

Il grafico che riportiamo, che è stato realizzato da Zerohedge, descrive in maniera facilmente comprensibile la grande progressione dell’ETF iShares (Blackrock) in un arco temporale certamente ristretto.

C’è però una differenza sostanziale tra quanto sta facendo MicroStrategy e quanto sta facendo Blackrock: nel primo caso infatti si tratta di dotazioni dirette e che – teoricamente – Microstrategy può liquidare a piacimento. Nel caso di Blackrock gli acquisti arrivano per conto dei clienti e di chi vuole esporsi verso Bitcoin – e il gruppo non ha alcun potere sull’eventuale vendita dei Bitcoin, potendo soltanto procedere con l’eventuale liquidazione del fondo, rinunciando però a commissioni molto sostanziose.

Cosa sono le convertible notes?

Sono strumenti finanziari che vengono utilizzate in genere dalle aziende start up di certe dimensioni e già arrivate ad un certo stadio del proprio sviluppo. In cambio di credito ottenuto dagli investitori, si ottiene un titolo che matura interessi periodici e che può essere convertito, a determinate condizioni, in azioni del gruppo che ha emesso il debito.

Per ora sembrerebbe esserci grande domanda di questo tipo di titoli emessi da MSTR, dato che il gruppo, nella sua ultima raccolta, ha superato anche gli obiettivi che si era prefissato, partendo da 600 milioni di dollari e racogliendone poi 800 circa.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
7 mesi fa

Abbiamo capito che a qualcuno dei nostri amici lettori di Criptovaluta.it non piace bitcoin e odia tutti coloro che lo posseggono. Ci sono alcune verità in ciò che è stato detto dal nostro amico e cioè che sarà molto dura vedere Bitcoin accettato come moneta a corso legale negli Stati Uniti e in Europa ma per ora è accettato come asset e ciò che interessa di più è il suo mercato. Piuttosto dobbiamo essere consapevoli che la situazione della finanza tradizionale è vicino al collasso e che l’economia attuale ha deciso da molto tempo di trasformare molti Stati tra cui l’Italia in vere e proprie S.P.A. dove le azioni non sono altro e i cittadini degli Stati interessati e quindi anche noi e anche il nostro amico che odia tanto Bitcoin. Per uscire da questa situazione, e sarà molto dura se non impossibile, il popolo avrà bisogno di una sua moneta per ricominciare a costruire un nuovo modello di sistema finanziario ed è a questo che serve anche BItcoin. Avete capito bene, siamo dei titoli che devono rendere ricchi quegli Stati a cui é stata venduta l’Italia e i segnali li troviamo nel sistema sanitario per esempio, sempre più orientato verso la privatizzazione totale, per non parlare dell’adeguamento imposto per far fronte alle condizioni climatiche ecc.. ecc.. Buffet odierà anche Bitcoin, semplicemente perchè è molto volatile e rischioso e Buffet, oltre che non amare la speculazione è un difensore del dollaro e pure io ma non vedo nulla di male se oltre al dollaro e all’Euro ci fosse anche Bitcoin. Buffet odia Bitcoin ma ha delle partecipazioni in una della più grandi banche di criptovalute del Brasile.

Giovanni
Giovanni
7 mesi fa

scrivete ancora che sta all-in 🤣

Alessio Ippolito
Admin
Alessio Ippolito
7 mesi fa
Reply to  Giovanni

Salve, non ho capito il senso del messaggio.