Nonostante il crollo avvenuto in nottata, non sembra che da MicroStrategy siano granché preoccupati. Il gruppo guidato da Michael Saylor ha infatti aumentato il tentativo di raccolta di capitale che verrà utilizzato per altri acquisti di Bitcoin. Si passa infatti da 500 milioni di dollari a 525, all’interno di un programma di emissione di convertible notes che è diventata la modalità più di frequente utilizzata da MicroStrategy per raccogliere capitali da destinare all’acquisto di BTC.
Un segno che non è il prezzo a preoccupare Michael Saylor, che ha da tempo giurato amore eterno a Bitcoin e che continua a accumulare quantità importanti di $BTC con la sua società quotata in borsa, MicroStrategy. Un piano che per ora ha offerto gain, per quanto non realizzati, certamente importanti.
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Dopo aver ottenuto più capitale di quanto richiesto in precedenza nell’ultima raccolta, Michael Saylor ci riprova. L’offerta di nuove convertible notes doveva essere di 500 milioni di dollari, ma è stata già portata a 525 milioni di dollari, con un’ulteriore opzione per 78,5 milioni aggiuntivi. Nel complesso si potrebbe pertanto arrivare oltre quota 600 milioni di dollari, una somma che verrà destinata nella quasi totalità all’acquisto di nuovi Bitcoin.
La società di Michael Saylor ne ha già 205.000 in cassa, per un controvalore superiore ai 12 miliardi di dollari e vorrebbe continuare ad accumularne ancora di più. Non essendoci però grandi disponibilità di cash presso l’azienda, Saylor continuerà a emettere debito che a certe condizioni può essere convertito appunto in azioni.
Una mossa che fino a oggi ha funzionato, e che sta permettendo tra le altre cose a Saylor di acquisire capitale a costi piuttosto bassi: 0,875% per questa offerta, tasso d’eccezione e che permetterà a MSTR di accumulare Bitcoin con interessi estremamente bassi anche sul medio e lungo periodo.
Intanto in molti continuano a chiedersi quale sia la exit strategy di Saylor e se mai venderà le dotazioni della società. Stando a quanto afferma il tycoon del mondo Bitcoin, la vera exit strategy sarà appunto Bitcoin, con la società che continuerà a accumularne fino a quando gli sarà possibile.
Una posizione che ha recentemente ribadito anche in TV, lasciando di stucco anche i giornalisti che lo stavano intervistando. Quel che è certo è che Saylor passerà alla storia o come uno dei più grandi geni finanziari di sempre, oppure come uno dei più grandi scommettitori che poi sono finiti in rovina.
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Oggi sei felice perchè Bitcoin da 73k è passato a 68k, mentre un mese fa godevi perchè da 46k era crashato a 40k... il prossimo mese sarai felice perchè "crasherà" da 100k a 90k. Ma non ti fai un po' ridere da solo? Dai, su, dicci la verità :D
secondo me è uno che è rimasto fuori a 20, poi a 40 e a 60 perchè gli avevano detto che andava a 8. si ricrederà quando sarà a 200.
Saylor sa qualcosa che noi non sappiamo? Inutile scervellarsi, è tempo di andare a rilassarsi in Austria.