Vanguard non ha alcuna intenzione di offrire ai propri clienti gli ETF Bitcoin. La posizione, che era già chiara, è stata ribadita in un’intervista dallo stesso CEO Tim Buckley. E non li offrirà in futuro fino a quando cambieranno i fondamentali di un asset che ritiene essere troppo volatile e comunque troppo diverso da azioni e da altri titoli che incorporano o un flusso di cassa oppure ancora un rendimento.
È una posizione che è in linea in realtà con il pedigree di Vanguard, che è storicamente gestore che strizza l’occhio ad un pubblico maggiormente conservativo in termini finanziari e e che forse però tra poco inizierà a guardare anche in questa direzione.
Niente Bitcoin dunque per i milioni di clienti di un gestore di asset che è il più importante la mondo per capitali in gestione e che gioca comunque un ruolo importante anche in termini di impatto sull’opinione pubblica. Tutto questo mentre la nemesi, se vogliamo, di Vanguard è la prima per AUM nel proprio ETF. Sì, parliamo di Blackrock, che evidentemente ha una visione più elastica della vicenda.
Parla ancora Tim Buckley: niente ETF Bitcoin da Vanguard
Non ci saranno ETF su Bitcoin accessibili ai clienti di Vanguard. La società di gestione dei capitali, che offre anche gestione di fondi pensione e di risparmio personale, non ha alcuna intenzione di cambiare idea sul ban agli ETF Bitcoin sulle proprie piattaforme di compravendita.
La posizione è stata reiterata proprio da Tim Buckley, CEO che però entro fine anno passerà il testimone e si godrà una (meritata) pensione.
Ci stanno chiedendo se cambieremo idea. Non abbiamo intenzione di farlo, almeno fino a quando non cambierà la asset class [di Bitcoin]. Non crediamo che Bitcoin abbia cittadinanza in un portafoglio di lungo periodo. È un asset speculativo e i fondi che noi offriamo investono in classi di asset che hanno cash flow. Quando compri le azioni stai comprando i futuri guadagni di un’azienda. Con i bond hai le cedole.
Una posizione che è quella storica di Vanguard e che ha sollevato grandi polemiche in particolare tra i più radicali dei sostenitori di Bitcoin, che invece ritengono BTC ormai un asset non da lungo, ma anche da lunghissimo periodo, per quanto manchino appunto tanto le cedole quanto il cash flow indicato da Buckley.
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È vero che Vanguard soffrirà senza Bitcoin ETF?
È una questione che ci è apparsa sempre come estremamente esagerata. Vanguard è un gestore miliardario – e che ha ben altre linee di business sulle quali contare. E per quanto anche noi siamo della schiera di persone che ritengono Bitcoin la più grande rivoluzione finanziaria di sempre, sarebbe un tantino presuntuoso immaginare una Vanguard a picco per una decisione del genere.
Ognuno farà quello che ritiene più opportuno e in ultimo saranno i clienti a decidere se continuare a dare credito a Vanguard o muoversi altrove. Che questo sarà l’inizio della fine per Vanguard ci sembra però… un po’ esagerato.
Rispettiamo le scelte di Vanguard. Comunque il mercato di Bitcoin ha toccato un alto livello di euforia prima dell’halving mentre i rendimenti dei titoli di stato a 10 anni sono aumentati rafforzando il dollaro che ha esercitato pressioni su tutto il comprato cripto. Il comportamento dei possessori di ETF Spot non è chiaro, è comunque da considerare che il prezzo di Bitcoin è del 45% superiore al prezzo medio di acquisto per cui ci potrebbero essere delle prese di beneficio che potrebbero far scendere ancora i valori.
Non li offrirà ai propri clienti, ma qualche Bitcoin probabilmente se lo staranno comprando immagino