Grayscale ha aggiornato il form 19b-4 relativo alla richiesta di conversione del suo trust ETF in Ethereum. Una mossa a sorpresa che testimonia come la partita ETF Ethereum sia tutto fuorché chiusa e che segnala la volontà di questo gestore di continuare a lottare per l’approvazione di questi prodotti.
Un aggiornamento che è arrivato a poco più di 24 ore di distanza dalla lettera di due senatori USA che invitavano Gary Gensler a rigettare qualunque tipo di richiesta in tal senso. Una lettera che è apparsa a molti come concordata tra i due senatori e SEC e che aveva gettato nello sconforto il grosso degli analisti lato crypto.
L’aggiornamento del form 19b-4 è un passaggio necessario, ma non necessariamente sufficiente, per la marcia di avvicinamento all’approvazione dell’ETF Ethereum. Implica però – ed è questo l’argomento di questo nostro approfondimento, che dal lato dei gestori, o almeno dal lato di Grayscale, c’è desiderio di lottare su un terreno che si sta facendo impervio e che vede una certa opposizione ai piani alti della politica USA.
Grayscale non ci sta. Dopo che in settimana due senatori avevano inviato una lettera a SEC, invitando l’agenzia a rigettare qualunque altro ETF basato sulle criptovalute – e dunque anche su Ethereum – il gestore di fondi ha risposto inviando un aggiornamento della documentazione che forse in pochi si sarebbero aspettati.
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Per capire la portata dell’evento, è bene ripassare insieme il processo di approvazione di questi prodotti. I documenti sono due, uno di accompagnamento al funzionamento dell’ETF, uno da parte della borsa che lo quoterà, che deve chiedere un cambio delle regole che consenta appunto il listing.
Sono documenti senza i quali non si può procedere all’approvazione e il cui aggiornamento testimonia la volontà, da parte dei gestori, di continuare a perseguire l’approvazione.
Perché è il segnale del fatto che i gestori, o almeno Grayscale, non hanno mollato la presa. Nel corso della settimana tanto gli analisti quanto diversi dei soggetti direttamente coinvolti erano apparsi più scettici rispetto all’approvazione, in quanto mancavano aggiornamenti da parte di SEC e anche in virtù della lettera di cui sopra, in verità assai particolare in quanto molto, forse troppo vicina alle motivazioni di SEC.
Assolutamente no. È una condizione necessaria, ma non sufficiente per procedere con l’approvazione. Il segnale è però di enorme importanza, anche perché è a Grayscale che si deve l’approvazione di un altro ETF, quello su Bitcoin.
Grayscale infatti aveva portato SEC in tribunale contestando appunto l’assenza di motivazioni per il rigetto che SEC aveva opposto. E forse l’aggiornamento arrivato nella tarda serata di ieri significa proprio che Grayscale è pronta, anche in questo caso, a portare eventualmente SEC in tribunale per far valere le proprie ragioni.
La questione ETF Ethereum si fa dunque sempre più calda. E il gestore principe dell’intera vicenda ha chiamato, ancora una volta, tutti alla battaglia. La questione non è mai stata aperta come oggi.
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