ETF Ethereum: novità importanti da Fidelity, che pressa SEC. Ci sarà anche staking!

Novità importanti quelle che arrivano dal mondo degli ETF Ethereum. Ora anche Fidelity, il secondo dei gestori per importanza per gli ETF già approvati su Bitcoin. Ed è un aggiornamento molto importante, perché punta su due diverse questioni, con l’obiettivo di esercitare ulteriori pressioni su SEC, che per il momento sembrerebbe essere orientata verso un rifiuto di questi prodotti.

Fidelity ha aggiunto infatti dati sulla corrispondenza tra andamento dei futures e del mercato spot di Ethereum, questione di enorme importanza per l’agenzia guidata da Gary Gensler, punto sul quale la stessa vorrebbe appoggiarsi per procedere con un rifiuto.

Sono questioni rilevanti e che terranno banco per le prossime 8 settimane, che sono quelle che ci separano dalla scadenza del primo degli ETF, quello di VanEck, sul quale SEC dovrà decidere entro il 23 maggio 2024.

ETF Ethereum: Fidelity spinge ancora sul gas

Poche ore fa è arrivato un altro aggiornamento dei filing per l’ETF su Ethereum. È arrivato da Fidelity, che è la seconda per importanza e per capitali in gestione tra le società che hanno fatto richiesta per l’approvazione di questi prodotti.

L’aggiornamento è interessante sotto almeno due aspetti:

• Staking

Fidelity ha intenzione di farsi approvare un prodotto ETF che avrà anche la possibilità di mettere una parte degli $ETH ottenuti… in staking. Questo offrirebbe agli investitori negli ETF la possibilità di avere rendite periodiche e renderebbe il prodotto molto più attrattivo.

Rimane però una questione che con ogni probabilità creerà degli attriti importanti con SEC. È certamente interessante vedere come Fidelity (insieme ad altri due gestori) continui a spingere su questo aspetto.

• Correlazione mercato futures e mercato spot

SEC tiene molto a questo aspetto e ha già contattato Coinbase per discutere di questo aspetto, in relazione alla possibile conversione del trust Ethereum di Grayscale.

La stessa questione è entrata nell’ormai celebre lettera dei senatori a SEC con la quale si chiede a gran voce di non accettare gli ETF su Ethereum e la stessa SEC sembrerebbe voler fare di questo preciso aspetto un cavallo di battaglia per il no.

Anche i dati che sono inclusi però da Fidelity sembrano giocare a sfavore dell’agenzia. La correlazione è mediamente uguale a quella sul mercato Bitcoin tra spot e futures, correlazione che SEC ha dovuto ritenere soddisfacente.

E che dunque a questo punto non dovrebbe poter utilizzare come motivazione per un eventuale rifiuto.

Bloomberg continua a pensare che non si approveranno entro maggio

Il segnale di cui sopra sembrerebbe essere di quelli positivi, se non fosse che i due giornalisti di Bloomberg che hanno accompagnato la community verso l’approvazione dell’ETF Bitcoin, continuano a ritenere più probabile il rifiuto.

C’è una terza ipotesi, questa made in Criptovaluta.it e che sarebbe quella di vedere l’ETF di VanEck rigettato, salvo poi dare ok a quelli di BlackRock, Fidelity e compagnia, con la promessa per VanEck di approvare in concomitanza anche il suo in caso di refiling. È un’ipotesi in questo momento minoritaria e che però ci sentiamo non diciamo di sposare, ma comunque di tenere tra quelle che sono effettivamente sul tavolo.

La questione rimane piuttosto ingarbugliata: per quanto non ci siano motivazioni serie per rigettare l’ETF Ethereum negli USA, c’è da considerare la commistione di interessi e pressioni politiche, nonché la minore importanza per i gestori di questo, almeno in termini di potenziale raccolta di capitale, rispetto a quello Bitcoin.

Noi rimaniamo per ora su quel 50/50 che è stato indicato da Henry Jim, sempre di Bloomberg, in una sua esclusiva intervista proprio con il nostro giornale.