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Crypto exchange Kraken lancia custodia istituzionale. Sfida a Coinbase per gli ETF Bitcoin?

Kraken lancia il suo servizio di custodia istituzionale con licenza bancaria annessa. È sfida per l'ETF Bitcoin?
10 mesi fa
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Il mondo della custodia per clienti istituzionali si è appena arricchito di un nuovo player. Si tratta di Kraken, che in molti tra i nostri lettori conosceranno già come exchange di criptovalute anche per clienti retail. Una mossa, quella di Kraken, della quale si era già parlato in passato e che oggi trova appunto la conferma nell’annuncio ufficiale.

Il mondo della custodia istituzionale ha assunto tutta un’altra portata e dimensione dalla nascita degli ETF Bitcoin negli Stati Uniti, che per ora si appoggiano per circa il 90% del capitale in gestione a Coinbase. Kraken, anche se mancano conferme ufficiali, con ogni probabilità proverà a ritagliarsi uno spazio in un settore che oltre a Coinbase vede già attive altre società come BitGo e anche come Fidelity, con quest’ultima che fa custode per il suo stesso ETF.

Kraken può inoltre far poggiare il suo sistema di custodia istituzionale su una licenza bancaria che aveva ottenuto in passato.

Kraken nell’agone delle custodie istituzionali

Non saranno forse i più redditizi dei servizi offerti dagli exchange, ma con il mercato che è cambiato fondamentalmente e che oggi vede tanti player istituzionali offrire i propri prodotti con sottostante Bitcoin, è cresciuto e continuerà a crescere.

Parliamo del settore della custodia istituzionale, ovvero di servizi che custodiscono le chiavi dei Bitcoin – e presto forse anche degli $ETH che sono in prodotti strutturati come gli ETF.

Kraken ha infatti appena lanciato il suo servizio, che utilizzerà inoltre una licenza ottenuta nel 2020 di carattere bancario. Secondo quanto è stato inoltre indicato dall’exchange stesso, si tratterà di un servizio che terrà le chiavi con riserva al 100% e in modo completamente separato dall’exchange stesso.

Secondo quanto riportato dall’exchange, inoltre, anche con l’eventuale arrivo delle nuove normative SEC sulla custodia degli asset crypto, il servizio dell’exchange potrà continuare a operare. Cosa che è fonte, almeno nell’ambiente, di una certa preoccupazione e di aspre contestazioni proprio in direzione dell’ultima decisione di Gary Gensler.

Un mondo che si fa dunque affollato e che al tempo stesso potrà godere di una maggiore concorrenza, che spingerà i prezzi forse più verso il basso e che comunque potrebbe aiutare il mondo ETF a decentralizzare parzialmente la custodia.

Chissà se sarà sufficiente a placare le polemiche ricorrenti sui social riguardo la custodia dei Bitcoin degli ETF, che è appunto in capo ora per la quasi totalità a Coinbase.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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