Washington, abbiamo un problema. Durante la settimana che si chiude oggi è arrivato un altro rinvio per uno degli ETF Ethereum Spot che sono in approvazione. Ma non è stata questa la notizia più importante per chi è in attesa dell’approvazione di questi prodotti. È stata infatti anche la settimana di notizie, mai confermate e a nostro avviso grandemente esagerate, su indagini di SEC sulla natura di Ethereum come asset.
È un discorso complicato, più articolato di quanto possa sembrare ad una prima ricognizione, ed è il caso di fissare qualche punto tra quelli che saranno con ogni probabilità la base per la discussione delle prossime settimane.
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Gary Gensler l’equilibrista: quella di Ethereum è una patata bollente
Non vorremmo essere nei panni di Gary Gensler, che si trova per il momento in un angolo nel quale si è ficcato da solo e dal quale dovrà provare a uscire limitando i danni alla sua reputazione e a quella della sua agenzia.
Ma andiamo con ordine: SEC, agenzia governativa USA che decide cosa può essere venduto sui mercati regolamentati, non sembrerebbe avere nessuna intenzione di accettare ETF su Ethereum. D’altronde non avrebbe voluto quotare neanche ETF su Bitcoin e ha dovuto però accettarli perché costretta dalle corti di giustizia.
La situazione su Ethereum è però più complicata. Non ci sono ancora ordini dei giudici che impongono a SEC di approvare le richieste (in particolare quella di Grayscale) e lo status di $ETH è potenzialmente diverso da quello di Bitcoin, in termini di attributi dell’asset.
Il rischio per Gary Gensler è di vedersi un’altra volta costretto dalle corti di giustizia a quotare questi prodotti, cosa che sarebbe di grande impatto su una reputazione già non ottimale e che ha attirato tante inimicizie politiche.
Il caso di Ethereum come security
Ne abbiamo parlato sull’ultimo numero del nostro Magazine, un numero che consigliamo a tutti di leggere, a patto che si sia interessati alla vicenda di Ethereum come security.
In questo approfondimento domenicale però vogliamo guardare alla questione da un altro punto: è difficile, difficilissimo che Gensler riesca a dimostrare eventualmente in tribunale di avere eventualmente ragione su Ethereum.
E a nostro avviso potrebbe anche evitare di arrivare fino in tribunale per ottenere quello che vuole.
Potrebbe infatti parlare di necessità di indagini approfondite su Ethereum e sulla sua natura di security o commodity come scusa per rinviare, almeno a questo giro, gli ETF.
Si tratterebbe di una delle strade indicate anche da Scott Johnsson su X, specialista che vi consigliamo di seguire se la questione Ethereum ETF vi interessa.
Sarà anche una faida interna alle agenzie USA
CFTC, l’altra agenzia che vigila sui mercati e che ha potere però solo su commodities e derivati, ritiene già Ethereum cosa propria. Ha approvato già da tempo il listing di future su Ethereum su mercati regolamentati USA, dandogli la forma appunto di derivati sulle commodity, cosa che implica per Ethereum l’appartenenza a questa categoria.
Data la rilevanza anche finanziaria di Ethereum, è per noi impossibile immaginare che CFTC si faccia nel caso da parte. E a questo punto anche immaginare che Gary Gensler vada allo scontro frontale appare come assurdo.
L’ipotesi più probabile è che Gensler si troverà a giocare con equilibri molto pericolosi e che potrebbero frustrare le sue ambizioni di finire a capo del Tesoro USA.
Con una nota finale: riteniamo che i mercati abbiano già prezzato il no eventuale di SEC. E nel caso di evoluzioni positive, Ethereum avrebbe probabilmente soltanto da guadagnarci in termini di prezzo.