È da tempo, dati alla mano, che diciamo che questo risorgimento crypto non è stato spinto soltanto dai piccoli investitori. E che anzi i piccoli investitori sono ancora una parte ridotta di questo nuovo movimento di mercato. La conferma arriva anche da Goldman Sachs, che conferma il ritorno dell’interesse e degli istituzionali e dei grandi fondi.
La notizia è stata data nella giornata di ieri da Bloomberg, che ha appunto intervistao Max Minton, che per Goldman Sachs riveste il ruolo di capo della divisione digital asset – il nome aziendalista per Bitcoin e crypto – per il Pacifico.
Un’intervista che racconta un periodo di mercato molto interessante e che sarà il caso di leggere parola per parola dato che a parlare è comunque uno degli istituti più importanti al mondo, e di quelli che raramente sono morbidi nei confronti del mondo delle criptovalute.
Il sunto dell’intervista è questo. Gli ETF su Bitcoin sembrerebbero aver aperto un nuovo scenario sui mercati relativi alle criptovalute.
La recente approvazione degli ETF ha innescato un ritorno dell’interesse e delle attività dei nostri clienti. Molti dei nostri clienti più importanti sono attivi nello spazio [quello delle crypto, NDR] o stanno esplorando la possibilità di diventarlo.
Max Minton – Goldman Sachs
Goldman Sachs, ricorda Bloomberg, ha un trading desk attivo sulle crypto dal 2021 e offre anche opzioni su Bitcoin e Ethereum ai propri clienti.
L’anno scorso è stato più tranquillo, ma abbiamo visto un ritorno dell’interesse in termini di onboarding e di volumi a partire da inizio anno.
Max Minton – Goldman Sachs
Un segnale dunque che quanto si scrive su Criptovaluta.it da tempo ha senso: sono in larga parte gli investitori di medie e grandi dimensioni a essere parte di questa fase del mercato, con l’interesse dei retail che è ancora lontano da quello del 2020 e del 2021.
Qualcosa che potrebbe essere anche interpretato in senso positivo da parte di chi si sta avvicinando ora al mercato. C’è FOMO, con tutti i pericoli che questa comporta, ma c’è anche ancora spazio di corsa per un bull market che potrebbe essere soltanto all’inizio, almeno in termini di interesse da parte dei più piccoli.
C’è pressione da diversi fronti su SEC affinché approvi ETF Spot anche su Ethereum, per una questione che però si sta facendo enormemente più complicata, almeno rispetto a qualche settimana fa.
Quel che è certo per ora è che il mondo crypto non è sparito e che anzi il flush del 2022 passerà alla storia come un incidente di percorso e non come il funerale del comparto.
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