A noi che siamo in Europa, dove le autorità sembrano essere sempre d’accordo quando si parla di crypto e di eventuali restrizioni, sembrerà forse assurdo. Ma le cose, negli USA, funzionano diversamente. A vigilare sui mercati ci sono due diverse agenzie, CFTC e SEC, la prima che si occupa di commodity e la seconda invece più strettamente di titoli finanziari che sono contratti d’investimento.
La presenza di due agenzie, in un mondo in cerca di definizione come quello delle criptovalute e di Bitcoin è il quadro fondamentale all’interno del quale valutare cosa potrebbe succedere al settore. Sì, perché non è Gary Gensler a comandare in solitaria, anche per il particolare assetto delle agenzie governative USA.
Il suo ultimo sfizio, ammesso che non sia una cosa del passato che stata già risolta, quello di definire Ethereum come una security / contratto d’investimento, non si può comprendere senza partire appunto da questa lotta tra due diverse agenzie. È proprio per questo motivo che abbiamo deciso di offrirti un approfondimento speciale per capire di cosa si parla. E anche per evitare che certe notizie preoccupino più del dovuto.
Una lotta intestina per un pezzo di Ethereum
Partiamo con una premessa: la questione interessa Ethereum, ma più in generale si rifletterà anche sull’intero mondo crypto, fatta eccezione per Bitcoin, sul quale invece di dubbi, anche negli USA, non ce ne sono più.
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- Perché ci sono due diverse agenzie e a cosa servono
CFTC e SEC si occupano di due parti del mercato diverse. CFTC si occupa di quelle che sono definite materie prime, anche in senso lato (vedi Bitcoin), mentre SEC si occupa per legge delle security, contratti di investimento come ad esempio le azioni.
Questa divisione è storica ed è stata per la prima volta fonte di forte attrito proprio in relazione al mercato delle criptovalute.
- Perché le criptovalute sono complicate anche per le agenzie?
Perché non vi è mai stata una definizione chiara di questi asset da parte del Congresso. Controllare un mercato, per l’una o l’altra agenzia, è di fondamentale importanza.
Controllare nuovi mercati vuol dire la possibilità di chiedere più fondi al Congresso (cosa che hanno già fatto in passato, anche recentemente). Controllare nuovi mercati vuol dire anche avere più potere e prestigio.
- Ethereum fino a oggi
Fino a oggi Ethereum è stato trattato sia da SEC sia da CFTC come una commodity. Non solo è stato definito così in diversi processi e atti, ma è stato considerato una commodity anche dai futures che sono quotati presso mercati regolamentati USA (il CME di Chicago). E SEC, nell’approvare lo scorso ottobre gli ETF sui futures Ethereum, non ha ravvisato irregolarità di alcun tipo.
La situazione di partenza è questa, sulla quale si è aggiunta una lettera di una commissione del Congresso, quella che si occupa di agricoltura (e che si occupa anche di derivati finanziari e materie prime, per ovvi motivi). La lettera è arrivata ieri e invita Gary Gensler ad evitare di navigare certe acque, quelle appunto della definizione di Ethereum come security.
Sul tema infatti c’è una nuova possibile fonte di caos, che passa da uno strano exchange che è l’unico a essersi registrato negli USA e che sembrerebbe essere troppo vicino a Gary Gensler per essere vero.
Lo strano caso di Prometheum
Prometheum è uno sconosciuto exchange di criptovalute che SEC ha sempre preso ad esempio del fatto che vi è una possibilità di registrarsi per vendere quelle che secondo SEC stessa sarebbero crypto security, ovvero dei contratti di investimento che hanno come sottostante delle criptovalute.
È una questione di cavilli giuridici, almeno per chi non mastica di questi temi: Prometheum, che ha una licenza limitata alla trattazione delle crypto security, vorrebbe avviare dei servizi di custodia su Ethereum.
La cosa, se dovesse ricevere l’ok da parte di SEC, vorrebbe dire indirettamente la definizione di Ethereum stesso come security. Cosa che farebbe ripartire la guerra di cui sopra tra SEC e CFTC e che causerebbe, come correttamente segnalato dai membri della commissione congressuale, una serie di effetti a catena devastanti per i mercati crypto (e anche per il corretto funzionamento dei mercati dei futures regolamentati).
I futures su Ethereum regolarmente attivi e registrati finirebbero per essere titoli monchi, dato che essendo strutturati come futures su commodity finirebbero per mancare del necessario appoggio legale. Una questione che per la commissione è estremamente pericolosa, tenendo anche conto del fatto che, come riportato più volte da documenti legali e comunicazioni pubbliche, entrambe le agenzie hanno trattato Ethereum come una commodity praticamente da sempre.
È questo il contesto che sta animando le discussioni negli USA e dal quale partire per capire tutte le notizie che arriveranno nei prossimi giorni.