Si torna a parlare di halving all’incrocio con il mining, una delle questioni più calde dei prossimi giorni. E a farlo è il CEO di Hut 8, uno dei più importanti miner di Bitcoin al mondo, in un’intervista per Bloomberg, uno dei gruppi media più importanti del mondo.
E ci sono buone notizie, o meglio, c’è un outlook positivo per questa industria, che almeno secondo il CEO del gruppo, vedrà meno fallimenti in futuro, anche grazie a una gestione più oculata delle proprie posizioni e più in generale della loro gestione finanziaria.
Buone notizie dunque, o meglio, buon livello di entusiasmo, a poco più di 15 giorni da quella che per il protocollo di Bitcoin sarà una data molto importante, e sulla quale gravano le aspettative di investitori e appassionati.
Prima di capire cosa è stato detto, diamo qualche coordinata. A parlare è stato Asher Genoot, che è CEO di Hut 8, un importante miner che è quotato in borsa e che è uno dei marchi più conosciuti dell’universo industriale legato a Bitcoin.
Teatro dell’intervento è stata la TV di Bloomberg, che offre uno spazio molto importante a Bitcoin e a tutto quello che ci gira intorno. Ma cosa è stato detto di interessante?
Si tratterà di un halving di Bitcoin diverso. Gli operatori che possono lavorare con i costi più bassi, saranno altamente profittabili.
Le dinamiche però che hanno portato nel 2022 diversi miner in difficoltà, erano diverse. C’è il prezzo innanzitutto che sta tenendo a galla diverse imprese dell’industria. C’è però anche da dire, afferma il CEO di Hut 8, che diverse delle situazioni del 2022 erano riconducibili a esposizioni finanziarie importanti degli stessi miner, in particolare debitorie.
La combinazione è stata di quelle brutali, tenendo conto anche di quanto avvenuto ai prezzi dell’energia.
Per quanto non sia stato affermato direttamente, è questo quanto si potrebbe desumere dalla sua descrizione dell’industria.
L’halving ridurrà a metà le ricompense in Bitcoin per i miner, cosa che eserciterà ulteriore pressione su un settore già di per sé piuttosto competitivo. Una combinazione di fattori di cui tenere conto per il futuro prossimo – dovremo aspettare soltanto 15 giorni, per quanto di questo avessimo già parlato proprio su queste pagine.
Ne abbiamo parlato in una nostra esclusiva intervista a Jaran Mellerud proprio di questo.
L’esperto ha affermato di ritenere fisiologico un calo dell’hashrate del 20-25%, tenendo però conto di quelli che erano i prezzi di fine febbraio, che erano sensibilmente più bassi, e in quota 50.000$ per singolo coin.
Staremo a vedere che tipo di effetti avrà effettivamente sull’hashrate il prossimo halving di Bitcoin, e se le previsioni dell’esperto saranno sul pezzo.
Per ora, almeno da Hut 8, segnali positivi e di distensione per un’industria che ha dato segnali di scricchiolamento importanti durante il recente bear market.
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