Secondo quanto è stato riportato sia da Reuters sia da QQ, aprile potrebbe essere il mese decisivo per l’approvazione degli ETF Bitcoin Spot a Hong Kong. Le fonti citate sono le solite tanto anonime quanto informate dei fatti che qundi non possiamo verificare. Con il condizionale che è d’obbligo, si tratterebbe comunque di un’ottima notizia per l’intero comparto.
Notizia buona, ma che al tempo stesso non dovrebbe essere ingigantita per quanto riguarda la portata dei flussi che sarà in grado di garantire. Per quanto infatti il mercato di Hong Kong sia molto vicino a quello della Cina, non dovrebbe essere permesso agli investitori con sede nella Repubblica Popolare di investire su questi prodotti.
Una situazione dunque positiva ma al tempo stesso complesso, che denota indubbiamente la grande spinta a questo tipo di prodotti che è stata data anche dal lancio negli USA, avvenuto lo scorso 10 gennaio.
Sembrerebbe così, almeno secondo quanto viene riportato da Reuters e anche dal sito locale QQ. Per gli ETF su Bitcoin a Hong Kong, una delle piazze più importanti a livello mondiale, ci sarà una prima già a aprile, dato che i regolatori, secondo le fonti informate dei fatti citate da Reuters stessa, starebbero accelerando il processo di approvazione, in colloquio diretto con i gestori che hanno già fatto richiesta di approvazione.
Una mossa che però conta più per Hong Kong che per Bitcoin, con l’importante piazza di scambi che sta incontrando diversi ostacoli nel confermare la vocazione innovatrice che ne ha fatto uno degli hub finanziari più importanti al mondo.
La notizia, che arriva da fonti anonime ma informate dei fatti secondo Reuters, dovrà essere confermata nelle prossime ore o nei prossimi giorni, ma è comunque un ottimo segnale di quanto sta avvenendo in termini di apertura ai prodotti finanziari con sottostante Bitcoin anche in giurisdizioni più caute di quella europea e, a questo punto, di quella americana.
Difficile fare una stima per ora, dato che a giocare la partita più importante saranno i fondi che operano direttamente a Hong Kong, con l’accesso diretto dalla Cina che non sarà permesso.
Difficile, chiaramente, aspettarsi flussi anche lontanamente vicini a quelli che abbiamo visto negli USA. E difficile anche che gli acquisti siano in grado di muovere granché – in via diretta – il prezzo di Bitcoin.
Sarà per un altro passo, questo sì importante, verso la legittimazione di Bitcoin come asset finanziario, proprio come già avvenuto anche negli USA.
Per ritenere la notizia attendibile dovremo ancora pazientare un po’ – e non mancheremo di aggiornarvi sul nostro Canale Telegram Ufficiale, nel quale potrete ricevere notizie in anteprima e approfondimenti che non potete trovare sul sito.
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