Quasi 1 miliardo di liquidazioni in 24 ore. È questa la conta dei feriti per gli investitori crypto al termine di una giornata da incubo per tutto il mercato. Non ci sarebbe nessuna notizia interessante però, se dovessimo limitarci solo alle liquidazioni intercorse. C’è qualche dato più interessante, che aiuta a fotografare un mercato che ieri si è comportato in modo… assai particolare.
A guidare infatti il fronte delle liquidazioni non è Bitcoin, non è Ethereum, non sono le principali criptovalute per capitalizzazione di mercato. È la voce Others, altri, che racchiude un tot di crypto a bassa o media capitalizzazione, che ieri sono state al centro di un disastro innescato da venti di guerra che spirano sempre più forti.
Una lezione, ancora una volta, per chi era eccessivamente esposto verso progetti di belle speranze (e di grandi movimenti rialzisti nel corso delle ultime settimane), che avremo modo di commentare anche sul nostro canale Telegram ufficiale nel corso di una giornata che però sembrerebbe essersi aperta con un dovuto, atteso e apprezzato ritorno alla calma.
1 miliardo in 24 ore: il mercato crypto brucia i long
È stata una giornata letteralmente da incubo. Cali diffusi su tutto il comparto, Bitcoin compreso, con il peggio che però si è toccato nel settore low cap e mid cap. Meme token all’ultimo grido, progetti AI, non si è salvato quasi nessuno, se non appunto chi si è guadagnato nel corso degli anni un’immagine di solidità tra gli investitori.
Soffre anche Solana, che perde sulle 24 ore in doppia cifra ed è la peggiore delle crypto ad elevata capitalizzazione. Il grafico però che raccoglie le liquidazioni è dei più curiosi, perché indica come il grosso siano arrivate appunto da un insieme di crypto di seconda e terza fascia (almeno per capitalizzazione), segno inequivocabile del fatto che quella di ieri sia stata anche una sorta di corsa verso la sicurezza.
Lo testimonia anche l’arrivo della dominance su livelli che non si vedevano da tempo e che non si sono mai visti nel corso dell’ultimo ciclo.
Segno, anche questo, del fatto che sia $BTC a offrire maggiori sponde ritenute sicure mentre il mercato è crollato per eventi esogeni, o meglio, per l’attesa di eventi esogeni che potrebbero rendere molto più complicato il quadro geopolitico.
La settimana dell’halving
Come ci ricorda l’analisi di Alex Lavarello pubblicata questa mattina – siamo ufficialmente entrati nella settimana che ci separa dall’halving, l’evento che dimezzerà le reward per i miner Bitcoin. Una settimana che sarebbe dovuta essere di giubilo, ma che si è aperta con un profondo rosso sui mercati che ha gettato tanti nello sconforto.
Nulla è perduto, come emerge anche dall’analisi tecnica di Alex, che consigliamo a tutti di studiare per capire in quale contesto ci stiamo muovendo.
Mini BTC si aggiorna
L’ETF di Grayscale che offrirà mini-quote di Bitcoin – e che dovrà servire a tamponare le fuoriuscite da $GBTC – è stato aggiornato nella tarda serata di ieri, ovvero prima che chiudessero i mercati negli USA. Non è chiaro ancora che tipo di commissioni richiederà.
La sua prossima approvazione potrebbe però essere un buon segnale per tutto il comparto, in particolare per quello ETF negli USA, che continuerebbe a articolarsi.
Non faccio che leggere di gente che era in leva anche “solo” 5x o 10x su memecoin ma anche solana e robaccia varia e ha perso tutto, cifre a 5 e 6 zeri… e ora medita il suicidio.
Premesso che ognuno coi propri soldi fa quel che vuole, se te la cerchi e poi la trovi almeno la decenza di non frignare.
Parere personale e impipolare, chiaro; ma magari qualcuno impara qualcosa senza pagare sulla propria pelle