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Coinbase: appello preventivo contro SEC. Exchange crypto al contrattacco nella causa del secolo

Coinbase passa al contrattacco nel processo contro SEC. Chiesto appello preventivo.
9 mesi fa
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La questione tra SEC e Coinbase andrà per le lunghe. E poco fa è arrivata l’ennesima prova del fatto che l’exchange utilizzerà tutti gli strumenti legali a sua disposizione per controbattere alle gravi accuse dell’agenzia che governa i mercati finanziari. Poche ore fa l’exchange ha infatti depositato quello che per il diritto americano va sotto il nome di interlocutory appeal.

Una tipologia di appello che può essere presentato prima della chiusura del caso, tramite il quale si chiede l’intervento di un tribunale di rango superiore su questioni interne al processo. E per quanto non ci sono molte possibilità di vedere l’appello accolto – è questo il segno di come procederà la causa legale per i prossimi mesi e possibilmente per i prossimi anni.

SEC contesta a Coinbase di aver operato come broker non registrato di securities e di aver violato altre leggi che attengono ai contratti di investimento, in quella che è una causa molto simile a quella che vede sempre SEC contrapposta a Binance.

Coinbase tenta l’interlocutory appeal

Coinbase le sta provando davvero tutte, come è normale che sia nel durante di una causa legale che potrebbe costare milioni in multe e che avrà delle ripercussioni importanti per tutto il comparto crypto.

Il capo della divisione legale di Coinabase, Paul Grewal, ha annunciato l’appello che andrà a contestare quella che è una delle basi che sostengono l’impianto accusatorio di SEC, ovvero che ci possa essere un contratto di investimento senza alcunché di contrattuale tra le parti. Un punto in diritto che però almeno secondo le prime analisi diffuse dagli specialisti non avrà grandi possibilità di essere approvato.

  • Perché?

Perché sarà una lotta senza quartiere e che vedrà le parti ricorrere a tutti gli strumenti a loro disposizione. Coinbase, nell’evitare sin dalle prime battute ogni tipo di accordo con SEC, ha impostato una strategia di questo tipo, per una causa che – lo ricordiamo – sarà centrale per tutta l’industria crypto negli Stati Uniti.

A che punto siamo?

Siamo ancora alle battute iniziali. La prima pronuncia del giudice è stata sulla richiesta di chiusura del caso da parte di Coinbase, soltanto poche settimane fa. Il giudice ha ritenuto le contestazioni di SEC meritevoli di essere approfondite durante il processo e ha però eliminato quelle che riguardavano Coinbase Wallet.

Sarà, lo ripetiamo ancora una volta a scanso di ogni equivoco, una causa legale lunga, costosa e che sarà però necessaria anche per fissare il perimetro entro il quale SEC può rivendicare il potere di controllo. Perimetro che, almeno secondo Coinbase e il grosso degli operatori, non dovrebbe includere il mercato crypto.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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