Si chiama BAND, è ignoto ai più, ma è anche uno dei token più in vista degli ultimi giorni. Parliamo infatti di una criptovaluta che si sta avvicinando alle prime 50 posizioni al mondo per capitalizzazione di mercato delle valute digitali, e che in pochi giorni è passata da un minimo di 3,81 dollari ad un massimo di 8,08 dollari, con un incremento di oltre il 100% che inizia a far gola a più di qualche sporadico trader.
Ma per quale motivo? Che cos’è c’è dietro BAND? C’è davvero da fidarsi o no? Scopriamolo insieme!
BAND: recensioni e opinioni
BAND, il nome con cui è conosciuta la criptovaluta omonima del progetto di finanzia decentralizzata, questa settimana è aumentata del 100 per cento (e oltre) su alcuni exchange. Il rally è apparso nei giorni precedenti la quotazione di BAND su Coinbase Pro (qui il sito ufficiale di Coinbase), una piattaforma di trading criptovalutario con sede negli Stati Uniti, parte del noto gruppo Coinbase, di cui qui puoi leggere la nostra recensione.
Certo, un simile picco di quotazione non è passato inosservato, e ben più di qualche analista si è affrettato a ricordare che attualmente il token DeFi è in eccesso di acquisti in base al suo posizionamento tecnico, e che dunque imminente sarebbe una profonda correzione.
Ad ogni modo, quanto avvenuto nel recente passato è molto interessante. La mossa degli ultimi giorni ha infatti reso BAND uno degli asset con le migliori performance nell’industria criptovalutaria, con profitti di oltre il 3.000 per cento, battendo così sia Bitcoin che i suoi principali competitor fuori dall’ecosistema cripto, come l’S&P 500 e l’oro.
Ricordiamo che il token è parte del protocollo BAND, un operatore decentralizzato che serve come protocollo di livello 2 sulle blockchain pubbliche, permettendo alle applicazioni decentralizzate (dApp) di prendere in prestito dati esistenti su Internet senza intermediari. Nel frattempo, il suo modello multi-token assicura che i dati non vengano corrotti, garantendone quindi unicità e sicurezza.
Il protocollo a banda ha iniziato ad acquisire una maggiore trazione come operatore che “alimenta” le transazioni del l’ecosistema DeFi, uno dei trend del momento. Ha dunque lanciato la fase 0 della rete principale e ha avviato nuove partnership con alcuni dei principali progetti DeFi, e uno dei suoi più recenti partner è Elrond.
L’arrivo su Coinbase
Sebbene le partnership recentemente strette da BAND abbiano giocato un ruolo essenziale nel promuovere l’adozione della BAND tra gli speculatori, il rally al 100% di questa settimana ha tratto ispirazione soprattutto dalla quotazione del token su Coinbase Pro.
Il 31 luglio, infatti, la piattaforma di trading criptovalutaria ha emesso una lista di token DeFi che integrerà nei suoi servizi, e uno degli altcoin che è arrivato al listing finale è stato proprio BAND.
La notizia si è sviluppata gradualmente nel corso delle ore, e il fatto che sia ora disponibile nell’exchange Coinbase (qui il sito ufficiale, dove puoi aprire gratis un conto), sebbene nella sua versione Pro, ha evidentemente aperto le porte a una maggiore negoziabilità.
Ieri, il 6 agosto, l’operatore ha poi confermato di aver aggiunto i cross con BAND come controparte alla propria piattaforma, e questo ha dato al token DeFi l’accesso diretto ai mercati fiat altamente liquidi, che includono il dollaro USA, l’euro e la sterlina. È anche per questo che il cross BAND/USD è aumentato di oltre il 5% in un solo giorno, e che siano sempre più ottimisti gli investitori che hanno scelto di mettere nel mirino questo token.
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