Il lancio di Crypto.com in Corea del Sud, che era stato preannunciato per il 29 aprile, non si farà. E sarà rimandato a data da destinarsi dopo che si sarebbero presentati non meglio precisati problemi con le autorità locali, per quello che è un mercato tra i più difficili da penetrare per le società estere.
È questa la notizia che arrivata poche ore fa da Crypto.com, che secondo testate locali avrebbe anche ricevuto la visita in sede dei regolatori coreani, relativa a determinate procedure di anti-riciclaggio sulle quali le stesse autorità vorrebbero vederci chiaro.ù
Non è una buona notizia – per quanto andrebbe comunque ridimensionata – per Crypto.com, che puntava, dopo un’acquisizione strategica, ad entrare con il proprio marchio in uno dei mercati crypto più rilevanti, di quelli che fanno gola a molti anche grazie all’enorme numero di utenti e dunque di commissioni che si possono incamerare.
Tutto sembrava essere pronto per il 29 aprile, data che avrebbe dovuto vedere il lancio di Crypto.com, exchange crypto che aveva annunciato appunto l’ingresso in Corea del Sud per la data di cui sopra. Lancio che però per ora non avverrà, dato che ci sarebbero dei problemi in via di risoluzione con il regolatore locale.
Regolatore locale che già in passato si era mostrato come più che attento in particolare verso gli operatori stranieri, rendendo di fatto il mercato una sorta di monopolio per gli operatori locali come Upbit.
Ritarderemo il nostro lancio e sfrutteremo questa opportunità per essere certi che i regolatori coreani comprendano in dettaglio le nostre policy, procedure, sistemi e controlli. La Corea è un mercato difficile per gli exchange internazionali che vogliono entrare nel mercato, ma siamo decisi a collaborare con i regolatori per far avanzare l’industria responsabilmente.
Portavoce di Crypto.com per The Block
Tutto questo mentre soltanto qualche giorno fa Crypto.com stessa aveva negato la presenza di problemi per l’avvicendamento al vertice della divisione locale coreana.
Sempre secondo testate locali, il regolatore avrebbe fatto visita agli uffici locali del gruppo, proprio al fine di definire alcune questioni che riguarderebbero – il condizionale è d’obbligo – le procedure anti-riciclaggio.
Per rendersi conto di quanto sia importante il mercato coreano, basterà vedere la performance di Akash Network nel corso delle ultime 24 ore. Una performance che ha superato gain del 50% in poche ore, dopo che Upbit, il più importante degli exchange coreani appunto, ha indicato l’inserimento del network nei suoi servizi.
Sulla questione Crypto.com continueremo ad aggiornarvi quanto prima, non appena ci saranno novità significative.
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