Per la prima volta anche Fidelity, il secondo degli ETF su Bitcoin per capitale accumulato, fa registrare una giornata in negativo in termini di flow: le entrate nel fondo sono state minori delle uscite, segno che la FOMO intorno a questi prodotti stanno rallentando e segno ulteriore del fatto che stiamo entrando in una nuova fase per questi prodotti.
Nuova fase che è testimoniata tra le altre cose dal secondo giorno di flow a zero per l’altro gigante del mondo ETF negli USA, iShares di BlackRock, che dopo 71 giorni di fila di inflow positivi, ha tirato i remi in barca per due giorni consecutivi.
Cosa che però – e possiamo anche discuterne sul nostro Canale Telegram in maniera aperta e franca, non sembrerebbe aver avuto questo grande impatto sul prezzo di Bitcoin. Prezzo che è stato maggiormente animato invece dalle notizie che sono arrivate dall’ambito macro, ambito che continuerà ad essere molto più rilevante di quello degli ETF.
Per la prima volta Fidelity, che è il secondo gruppo per importanza per gli ETF su Bitcoin, ha perso capitale nel corso di una singola giornata di trading. Secondo i dati che sono infatti stati diffusi da Farside, per la giornata di ieri l’ETF che è secondo per capitalizzazione del comparto di questi prodotti lanciati da poco più di 3 mesi negli USA.
Cos’è successo? Con ogni probabilità un fisiologico rallentamento dopo che questi prodotti hanno fatto registrare effettivamente un’attenzione e un afflusso di capitali che mai si erano visti prima. Un’attenzione che si è tradotta in 71 giorni consecutivi di inflow per BlackRock e per pochi meno per Fidelity.
Per avere maggiore contezza di quanto effettivamente è avvenuto in questi primi tre, mesi, c’è inoltre un ulteriore dato che è stato diffuso da Eric Balchunas di Bloomberg e che riguarda la quantità di capitale accumulato nei primi 72 giorni. La classifica, che riportiamo qui, riguarda nel complesso tutti gli ETF mai lanciati negli USA.
Un grafico che vale più di mille parole e più di quelle che erano state sprecate in fase di lancio di questi prodotti, ritenuti da diversi un fallimento, senza alcuna cognizione di causa.
Difficile dire cosa accadrà sul breve e medio periodo? Difficile aspettarsi un cambio di trend sul breve, per quanto in realtà da Grayscale – alleghiamo tabella degli ultimi giorni – ci siano state accelerazioni e rallentamenti imprevedibili.
Per il resto, vale quanto scrivevamo anche al picco di interesse per questi prodotti: si tratta di un mercato importante, che produrrà degli effetti di grande impatto sul medio e lungo periodo, ma che sul breve ha un impatto piuttosto ridotto nei confronti del prezzo di Bitcoin. Impatto del quale sarà certamente utile tenere conto, ma senza fasciarsi la testa prima del tempo. Bitcoin può vivere benissimo anche senza gli ETF che accumulano un miliardo a settimana.
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