Nonostante la correzione delle ultime 48 ore, la settimana si chiude con le migliori performance che sono quelle dei cosiddetti meme token, i token nati per gioco, per scherzo e che però molto spesso finiscono per arrivare in top 100 e – contro le previsioni dei tecnici – rimanerci.
Non si tratta però di scommesse senza rischi: nelle ultime 48 ore sono stati proprio questi i token con le performance peggiori: da Pepe a Bonk, passando per Floki e WIF. Un momento interessante sui mercati, che con ogni probabilità è quello giusto per sedersi a ragionare anche di quelle che potrebbero essere le prossime evoluzioni di questo mercato.
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Fatta eccezione per Hedera Hashgraph, che è stata al centro di questioni che abbiamo già affrontato e che non pienamente ci convincono, il resto del mercato ha seguito la scia dei meme token, con le migliori performance settimanali che sono arrivate da Pepe, Bonk, Floki.
Probabilmente a spingere almeno in parte il token meme che era un tempo più rappresentativo dell’ambiente Solana è ancora il boom dei meme token su questo network. Boom che ha già permesso a chi ha ordinato il nuovo smartphone di Solana di andare in pari con quanto speso.
Continua a essere l’asset risk on più performante del settore crypto. Anche qui siamo davanti a quanto descritto da tempo sulle pagine di Criptovaluta.it: asset che sembravano nati per gioco finiscono per consolidare una base di utenti e di appassionati considerevole e – sfidando i Soloni delle analisi vecchio stampo – rimangono in top 100 anche in qualità di asset più performanti.
Confermata un’altra lettura che avevamo dato di questo mercato ormai qualche settimana fa: sembra infatti che Dogecoin sia ormai completamente libero da questo tipo di logiche e di andamenti. Non segue il trend dei meme e vive ormai di vita propria, per quanto ai piani più alti della classifica.
Con il comportamento di Bitcoin che dipenderà anche da altri fattori – saranno i meme a fare da termometro per l’appetito per il rischio che i mercati hanno e avranno nei prossimi giorni.
Una situazione potenzialmente carica di opportunità, ma anche di tensione, almeno fino a quando certe questioni non saranno risolte anche sui mercati tradizionali.
Sul medio e lungo periodo c’è per una conferma: i meme token, per quanto non piacciano a molti, sono qui per rimanere.
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