Secondo quanto è stato riportato da Bloomberg in un lungo approfondimento pubblicato lunedì 29 aprile, l’Australia potrebbe approvare i suoi primi ETF Spot su Bitcoin già entro fine 2024. Questo secondo fonti informate dei fatti che sono state citate appunto dal giornale.
Questo dopo che almeno 3 gestori hanno già inviato richiesta di approvazione per prodotti di questo tipo e dopo che il grande successo che questi hanno riscosso già negli Stati Uniti. Un successo che ha spinto la corsa all’approvazione anche in altre giurisdizioni, come quella di Hong Kong che farà partire il trading già da domani, 30 aprile.
Si tratta di ottime notizie per il mondo di Bitcoin. Seguiremo insieme il processo di eventuale approvazione anche sui nostri social, a partire dal nostro Canale Telegram ufficiale, nel quale potrai incontrare tanti appassionati crypto come te e anche parlare direttamente con la nostra redazione, per chiedere ulteriori approfondimenti.
La notizia arriva da Bloomberg, che cita persone informate dei fatti nell’indicare appunto che in Australia si approveranno i primi ETF su Bitcoin spot già entro fine 2024. Vengono citate forti informate dei fatti che dovranno certamente essere confermate più avanti, perché anonime. Tuttavia, su questo tipo di questioni Bloomberg è da considerarsi fonte piuttosto affidabile.
Si tratta di un mercato che per dimensioni. È un mercato, cosa che forse sconvolgerà i più dei nostri lettori, enormemente più importante di quello di Hong Kong. Per ogni dollaro investito a HK in ETF (in generale, non quelli BTC), ce ne sono 3 in Australia.
E quindi si tratta di un’ottima notizia, per quanto in realtà farà meno rumore di quella dell’approvazione di questi prodotti a Hong Kong, dato che in molti continuano a collegare quest’ultima piazza alla Cina, nonostante l’accesso ai prodotti su Bitcoin e Ethereum saranno di fatto… proibiti a chi vive appunto in Cina.
Potrebbe finire proprio in ETF di questo tipo. Da ASX, la più importante borsa del paese, fanno sapere che c’è molto che sta avvenendo dietro le quinte, con diversi gestori che sarebbero più che pronti a lanciare non solo ETF su Bitcoin, ma anche più in generale sulle criptovalute.
In aggiunta, come ricorda correttamente Bloomberg, in Australia è presente un mercato da 2.300 miliardi nei fondi pensione, dei quali 1/4 in programmi di auto-gestione che potrebbero proprio guardare a Bitcoin. Questo anche secondo l’analisi di VanEck, che è tra le società che si stanno preparando appunto al lancio di questi prodotti anche in Australia.
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