Quando il mondo di Bitcoin comincia ad avvertire la pressione che arriva dai governi di tutto il mondo, e in particolare quello USA, ecco riemergere quello che, a buon diritto o meno, viene considerato come una sorta di antidoto alle sofferenze legate anche alla privacy.
È stata una buona settimana per Monero XMR, che guadagna sui 6 giorni circa il 5% e che nelle ultime 24 ore è comunque una delle migliori. Una situazione spinta appunto da eventi esogeni, che probabilmente i mercati hanno preso in considerazione con reazioni di pancia poco giustificate, ma che comunque hanno contribuito a riportare in auge una narrativa che forse i più nuovi arrivati sul mercato non conosceranno.
Tutto questo nonostante Monero viva ormai in un ambiente piuttosto complicato, dato il fatto che diversi degli exchange in Europa puntano al delisting o l’hanno già annunciato, e nonostante l’attacco recente di una nota senatrice americana. È però questo il pane quotidiano di Monero.
L’ottima performance di Monero, nonostante gli attacchi
È un momento più che interessante per Monero, criptovaluta che ha da sempre una certa attenzione alla privacy e che i mercati, correttamente o meno correttamente, ritengono sia maggiormente resistente a certi tipi di attacchi.
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Di che tipo di preoccupazioni parliamo? Di quelle che si sono innescate con le accuse, di carattere penale, del Dipartimento di Giustizia a Samourai Wallet e ai suoi fondatori/gestori, accuse di una certa rilevanza e che colpiscono al cuore il mondo più vicino alla privacy in ambito Bitcoin.
Accuse che hanno portato a reazioni a catena, con anche Wasabi che ha deciso di interrompere i servizi (per quanto in via soltanto apparente, per motivi tecnici) per gli utenti USA.
È la tipica situazione in grado di innescare corse per XMR di Monero, la criptovaluta che viene – a torto o a diritto – considerata come quella più vicina a certe istanze. Ovvero come una delle poche in grado di resistere a certi assalti (in realtà lo fa benissimo anche Bitcoin, ma non è questo lo spazio giusto discuterne).
Reazioni del mercato attese, che sono però interessanti anche alla luce di altri movimenti, questa volta in senso contrario. L’altro privacy coin storico, ovvero ZCash, non sembrerebbe essere dello stesso avviso. Anzi, ha seguito pedissequamente l’andamento di Bitcoin e del resto del settore.
Quello della privacy rimarrà uno dei temi principali
Un tema che certamente non si limiterà a Monero, un tema che certamente continuerà a tenere sulle spine anche Bitcoin e i suoi appassionati. Ricordandoci però che dopo le reazioni di pancia si tornerà a ragionare in modo più razionale di quanto avvenuto a Samourai e al resto della ciurma.
Qualcosa che deve certamente preoccupare, ma che in termini di protocollo Bitcoin non cambia nulla. Per quanto sia, comunque, un duro attacco all’ecosistema e – almeno ad avviso di chi vi scrive – un brutto segno del corso degli USA verso certi temi.
Ho trasferito tutto da Bitcoin a Monero, Bitcoin non ha più nulla della filosofia dei primi tempi. ETF,Ordinals e altre porcate, più le regolamentazioni lo stanno uccidendo! Gli ideali di Bitcoin li trovo in Monero. Grazie!