Continua il momento di assoluta grazia per Tether. Ili gruppo che controlla l’omonimo insieme di stablecoin, tra le quali la più importante è e rimarrà quella legata al dollaro, ha fatto registrare profitti dei 4,52 miliardi dollari. Parliamo di cifre che anche le top banche europee possono soltanto sognare, e che sono circa la metà di quanto portano a casa gruppi come JPMorgan.
Questi sono i numeri che sono contenuti ne”ultima attestazione diffusa dal gruppo, che si conferma quello con il migliore stato di salute nel mondo crypto. Di questo grande boom dei profitti è complice però anche la particolare situazione che si è creata sui mercati tradizionali.
Il riferimento è quello alla situazione specifica dei bond USA, anche se a breve scadenza, che in un contesto di tassi molto elevati continuano a essere un’autentica miniera d’oro per il gruppo guidato da Paolo Ardoino.
Mentre il mondo crypto sta vivendo un momento di grande difficoltà sul piano dei prezzi, c’è chi può vantare un altro trimestre da record. È Tether, che ha fatto registrare profitti di oltre 4,5 miliardi di dollari. Profitti, e dunque ricavi al netto delle spese, che anche i principali gruppi bancari europei non riescono sempre a raggiungere.
Si tratta di profitti record per Tether, che superano un trimestre precedente già estremamente brillante, al termine di un anno durante il quale il gruppo ha potuto incamerare ricavi record grazie agli ottimi rendimenti del grosso dei titoli che Tether utilizza appunto come riserva.
Il meccanismo che permette a Tether di guadagnare è semplice. Con i dollari che vengono versati dai clienti per acquisire USDT, Tether acquista diversi tipi di titoli, principalmente debito pubblico USA a brevissima scadenza, che ha in questa fase storica comunque dei rendimenti importanti.
Tenendo conto del fatto che il gruppo ha in gestione oltre 100 miliardi di dollari, l’arcano è presto spiegato.
Una parte interessante dei ricavi di Tether arriva anche dai gain di Bitcoin e oro, che seppur in misura ridotta compongono comunque le riserve di Tether. Una scelta che per ora ha pagato, per quanto fossero in diversi a ritenerla eccessivamente rischiosa per garantire il peg della stablecoin più utilizzata al mondo.
Le buone notizie per Tether non sono finite qui. Tether conferma riserve per 110 miliardi di dollari, a fronte di poco più di 104 miliardi di stablecoin emessi, con un cuscinetto dunque più che sufficiente per gestire qualunque tipo di caso dovesse presentarsi sul mercato.
Il grafico che riportiamo, che è stato appunto diffuso da Tether, aiuterà anche i meno pratici con i numeri a rendersi conto dell’effettiva situazione di Tether.
Difficile che i profitti potranno essere così elevati (sul totale delle riserve), quando i mercati saranno tornati ad uno stato di normalità fatto di tassi più bassi negli USA. Per ora però c’è certamente da rallegrarsi.
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