Colpa dei piccoli investitori. Questa è l’analisi che JPMorgan ha diffuso poche ore fa sul crollo degli ultimi giorni nel segmento crypto e più in generale sui mercati finanziari più rischiosi. Un’analisi che scriverebbe la parola fine sulle teorie del complotto di grandi movimenti organizzati per favorire ancora non si è capito chi.
Secondo la grande banca, che produce piuttosto frequentemente report sul mondo BTC e crypto, sarebbero stati dunque i piccoli investitori a far vivere al mondo crypto e anche agli altri asset risk on un aprile che certamente non passerà alla storia positivamente. Un’opinione che però non è così netta, andando poi a vedere cosa ha scritto l’analista del gruppo, Nikolaos Panigirtzoglou, con il quale ci siamo trovati in disaccordo però più volte.
Analisi corretta? Non è detto che lo sia soltanto perché arriva da JPMorgan, ma dato che in molti si stanno chiedendo chi è che abbia causato una chiusura del mensile così triste, sarà comunque il caso di analizzarla… per capire i punti di vista principali, soprattutto ai piani alti della finanza.
Sono i piccoli retail ad aver affossato il mercato crypto e Bitcoin?
Sembrerebbe essere questa una delle cause principali, insieme a quelle più ampie del contesto macro all’interno del quale ci stiamo muovendo. Gli investitori si sono liberati delle posizioni crypto, Bitcoin e anche sugli asset più rischiosi, azioni comprese, per un finale di aprile non entusiasmante.
Un aprile che ha visto Bitcoin perdere in doppia cifra e il grosso delle altcoin fare anche peggio, per un mese che non è stato certamente di benvenuto per chi si era affacciato per la prima volta a questo mercato.
Per quanto concernerebbe invece gli investitori istituzionali, sarebbero relativamente in pochi ad aver operato, tra quelli che cercano di tradare il trend e i pochi che hanno preferito dunque chiudere posizioni che erano in forte gain.
A innescare il tutto però la paura che alberga(va?) tra i piccoli investitori, complici anche i venti di guerra e una situazione economica che inizia a farsi preoccupante. Qualcosa che secondo JPMorgan potrebbe non essere ancora alle spalle, con il gruppo che si proclama dubbioso sul futuro del settore di breve periodo.
Cose che però sembrerebbero, almeno in parte, smentite dai movimenti odierni, che vedono Bitcoin in un ottimo stato di forma recuperare i 59.000$, per quanto si dovrà se sarà in grado di mantenerli o meno.
Analisi, analisi, analisi
Vale la pena di sottolineare in chiusura che non sempre le analisi, comprese quelle delle grandi banche, hanno il dono dell’infallibilità. Al contrario, sono spesso interessanti per farsi un’idea, ma non devono mai essere seguite come se si trattasse di oracoli.
Bitcoin ha più volte dimostrato di essere più che in grado di fare l’esatto opposto di quanto si aspettano mercati, analisti e grandi banche. E chissà che non sia anche questa l’occasione.
Nel 1913 JP Morgan ha praticamente inventato la FED. Il fatto che la banca che prende il suo nome faccia un’analisi sul perchè le cripto stanno affondando come il Titanic, e il riferimento al Titanic è puramente casuale, è molto simile alle puntate del tenente Colombo dove l’assassino si premura di aiutare nel risolvere il caso di omicidio.
Vi prego di perdonarmi se pongo questa domanda : ma se come ci è stato halving non dovrebbe aumentare il prezzo di bitcoin e tutte le altre crypto.
Comunque vi ammiro per informazioni che riportate sul mondo Crypto. Grazie
Anche nei precedenti cicli ci sono voluti mesi