L’andamento del prezzo di Bitcoin nella settimana appena conclusa, ha creato più di qualche ansia e preoccupazione in molti, non più abituati a scenari ribassisti né tanto meno a improvvisi incrementi di volatilità.
Soprattutto, è avvenuta una correzione, in un periodo post-halving, generalmente considerato esclusivamente rialzista. Questa percezione è corretta sul lungo periodo, il che non esclude le correzioni di breve termine. Tuttavia, oggi andiamo ad analizzare principalmente le rilevanze on-cahin del prezzo di Bitcoin (BTC).
L’attività degli indirizzi sulla blockchain Bitcoin
Iniziando da una analisi delle metriche di Glassnode, possiamo vedere che l’attività sugli indirizzi di Bitcoinw sta vivendo una fase di calo ormai da metà Marzo.
Calo tra i News Addresses e gli Active
Nel grafico allegato, la linea rossa rappresenta la metrica “BTC: Active Addresses”, mentre con la linea arancione si indica i “BTC: New Addresses“. Si può osservare come il loro andamento sia inclinato al ribasso da ormai da due mesi e come ci sia stato un picco ribassista a partire da dopo l’halving del 20 Aprile, ben prima della correzione del prezzo del 1°Maggio.
Crescono le transazioni
Tuttavia, osservando la linea blu, si nota un incremento delle transazioni sulla blockchain con la metrica “BTC: Transaction Count”. La crescita delle transazioni è spinta da due fattori: il primo fa riferimento al lancio del protocollo runes, introdotto con l’halving, che permette di coniare fungible token sulle blockchain di Bitcoin. Il secondo fattore di crescita delle transazioni è legato proprio alla correzione del prezzo e all’incremento di volatilità, che ha portato ad un aumento delle liquidazioni.
Il contributo del protocollo Runes
Entrando nel dettaglio, le transazioni derivanti dalle Runes, dopo il picco iniziale, stanno avendo un decremento, come si può osservare dall’immagine allegata del sito di analisi Dune Analytics. Tuttavia, le Runes rappresentano circa il 19% delle transazioni totali sulla rete BTC, risultando così il secondo maggior contributore alle commissioni di rete.
Osservando l’andamento delle revenue fees dei miner, si nota un crollo dopo il picco dell’halving. Tuttavia, rispetto ai mesi di Febbraio e Marzo restano ancora superiori, proprio grazie all’incremento delle transazioni, come si vede dalla metrica “Bitcoin: Percent Miner Revenue from Fees“.
Prosegue il trasferimento di BTC agli exchange
A livello di prezzo, va constatato un incremento dei BTC inviati sugli exchange, che è sempre associato a possibili incrementi delle vendite. Osservando l’andamento di “Bitcoin: Net Transfer Volume from/to Exchanges [BTC] – All Exchanges” si può vedere come il 30 Aprile erano stati trasferiti 7000 BTC sugli exchange. Mentre nella giornata del 4 Maggio, con il rialzo del prezzo, c’è stata una fuoriuscita di 4.774 BTC dagli exchange.
L’afflusso e il deflusso di BTC sugli exchange come barometro
Questa inversione del trend, con crescita di depositi sugli exchange, si può osservare ancora meglio tramite la metrica “Bitcoin: Percent Balance on Exchanges – All Exchanges”. Dopo aver toccato il minimo storico dell’11,77% di disponibilità il 22 Aprile, ha ripreso a salire. Quando si inviano BTC agli exchange, aumenta sempre il rischio che vengano ad essere trasferiti per essere più pronti alle vendite, nel riquadro in verde abbiamo evidenziato un esempio di quanto accaduto tra lo scorso Dicembre e Gennaio, con crescita della percentuale depositata sugli exchange e successiva correzione del prezzo.
Lo scenario di Bitcoin sul lungo periodo
Se il dato relativo agli exchange sul breve periodo può destare preoccupazione, disponiamo di altre metriche che, lavorando sul lungo periodo migliorano lo scenario di Bitcoin.
Osservando l’andamento storico di “Bitcoin: MVRV Z-Score”, si può notare come la linea arancione, sia ancora molto lontana da quell’area rossa, che indica come il prezzo di Bitcoin potrebbe essere sopravvalutato e che storicamente ha registrato picchi di prezzo seguiti da importanti correzioni.
Quando il MVRV Z-Score è vicino o sopra il livello 6, il prezzo di BTC in passato a raggiunto dei massimi seguiti da rapidi declini, attualmente siamo a 2,33. Questo è un indicatore utilizzato per valutare se il prezzo di Bitcoin è sopravvalutato o sottovalutato rispetto al suo “valore realizzato”.
Invece con la metrica “Bitcoin: Net Unrealized Profit/Loss (NUPL)” andiamo a misure il livello di profitto o perdita non ancora realizzati dai possessori di Bitcoin. Un valore positivo indica che il valore di mercato di Bitcoin è superiore al prezzo a cui sono stati acquistati. Di conseguenza, i detentori di Bitcoin sono in una posizione di profitto non ancora realizzato. Contemporaneamente, un valore molto elevato può suggerire uno stato di euforia, che può portare a inversioni e correzioni violente del mercato.
Attualmente, questo valore è sopra 0.40 e, nonostante la forte crescita del prezzo negli ultimi mesi, non ha raggiunto livelli eccessivi. Il picco massimo è stato toccato a 0.6453 lo scorso 11 Marzo. I valori nell’area di 0.80 sono catalogati come euforia, che, come si può osservare dall’andamento storico dell’indicatore, hanno portato a forti correzioni del prezzo.