Il mining di Bitcoin può avere un impatto positivo sull’ambiente. Si parla da tempo – e in realtà in diverse parti del mondo si è già partiti – della possibilità di utilizzare gas di scarto dalle attività estrattive per alimentare le macchine che rendono Bitcoin possibile. Ed ora arrivano buone, anzi ottime notizie dall’Argentina. Secondo quanto è stato riportato da GDA, il gruppo avrebbe stretto un accordo con YPF Luz, una delle principali compagnie energetiche dell’Argentina.
L’obiettivo sarebbe quello di recuperare gas che altrimenti verrebbe disperso in modo molto poco efficiente, di utilizzarlo per creare energia e di utilizzare quell’energia per alimentare, per ora, circa 1.200 ASIC per il mining di Bitcoin.
Una notizia ottima sia per i soggetti coinvolti, sia per Bitcoin, che da questo tipo di operazioni non può che guadagnarci anche in termini di pubbliche relazioni. Pubbliche relazioni che spesso sono state danneggiate proprio dal supposto impatto sull’ambiente del mining.
La situazione è quella descritta già da diverse iniziative. In diversi siti estrattivi, il gas in eccesso viene bruciato con una fiamma libera che è molto poco efficiente e che danneggia in modo consistente l’ambiente. Tale gas potrebbe essere bruciato in modo più efficiente, ricavandone energia e migliorando anche l’impatto sul pianeta. Peccato però che non sempre tale energia possa essere utilizzata nei pressi dei siti estrattivi e che dunque sia poco vantaggioso economicamente procedere in tal senso.
È proprio in contesti di questo tipo che arriva il mining di Bitcoin. È un’attività altamente mobile e che può installarsi laddove l’energia è più economica. Ed è proprio questo che si farà, secondo l’annuncio di GDA, in Argentina.
È stata infatti siglata una partnership con YPF Luz, che per ora interesserà il sito di Bajo del Toro, dove verrà appunto recuperato gas di scarto che andrà a alimentare 1.200 macchine per il mining di Bitcoin. Un’operazione economicamente sostenibile e che sarà anche di impatto positivo sull’ambiente.
Aspettiamoci nel frattempo altre iniziative di questo tipo. Il gas di scarto è una delle risorse più interessanti per un’industria, quella del mining Bitcoin, che ha sempre più bisogno di energia a basso costo e anche di operazioni che abbiano un impatto positivo sull’ambiente, andando così a controbilanciare quanto viene ancora consumato in termini di fonti non rinnovabili.
Il mercato, almeno fino a oggi, sembrerebbe funzionare. E chi si aspettava la morte di Bitcoin per mano dell’ecologismo interessato, sarà costretto a aspettare la prossima fonte di FUD.
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