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Due anni dal DISASTRO: cosa NON abbiamo imparato. Bitcoin e crypto e il rischio di sparire per sempre

A due anni dal disastro il mondo crypto ha imparato molto poco. Anche se Bitcoin e crypto rischiarono di...
7 mesi fa
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Per i nuovi arrivati nel mondo crypto, questo sarà un racconto che forse vorrà dire poco. Per chi c’era già… sarà un’occasione per ricordare da dove veniamo, e quanta strada abbiamo fatto insieme. Il 10 maggio 2022 è l’inizio del più catastrofico dei bear market della storia del mondo crypto. Un bear market già iniziato, ma che nel crollo dell’ecosistema di Terra Luna trovò un innesco che poi avrebbe portato ad altra distruzione.

Distruzione che finì per coinvolgere anche diversi degli intermediari al top, almeno in quella fase, e al fallimento di diversi gruppi che avevano sostenuto la precedente bull run. E come tutte le tragedie, anche in questa c’è una morale, che forse abbiamo già dimenticato. E che invece sarebbe il caso di ricordare.

Il 10 maggio non è, per tutti gli appassionati di crypto, un giorno come un altro. E in questo approfondimento ne ripercorreremo le fasi fondamentali, anche al fine di ricavarne qualcosa di buono per le nostre scelte odierne sui mercati crypto.

Ricorda il 10 di maggio

Il mondo crypto e Bitcoin si muove alla velocità della luce. E due anni – ne è testimonianza quanto poco ricordiamo del 10 maggio 2022. E di quella settimana da incubo che sgretolò sogni e capitali nel giro di poche ore.

Il problema era già diventato palese qualche ora prima. E il tweet qui sopra di Do Kwon, leader e plenipotenziario del mondo Terra Luna, lo testimonia. Un tenete duro ragazzi, arrivano più capitali che è diventato una sorta di tragico meme, dato quello che succederà da lì a poche ore.

Il peg di UST…

Terra Luna era diventato, nel giro di pochi mesi, il bambino prodigio di un mondo crypto mai sazio di grandi gain. Un ecosistema completo, che piaceva a sviluppatori e utenti – e che aveva avuto una grande crescita in termini di capitalizzazione anche grazie al combinato di Anchor e della stablecoin UST. Un meccanismo – poi rivelatosi come perverso – che forniva rendimenti in doppia cifra con semplici depositi, basato una stablecoin algoritmica che poi si rivelerà essere tutto fuorché stabile.

Nel giro di poche ore fu disastro vero. UST perse il peg, ovvero l’ancoraggio al dollaro, portandosi dietro tutto l’ecosistema e polverizzando anche il valore di $LUNA, che era poi la criptovaluta che faceva da riserva tramite un meccanismo di mint e burn.

Il disastro fu autentico anche perché fu probabilmente da qui che partirono una serie di reazioni a catena che videro fallire, nel giro di pochi giorni, diversi player del settore crypto. Ed è probabilmente da qui che si innescarono processi di mercato che portarono al fallimento di 3AC, Celsius e infine anche FTX.

Cosa avremmo dovuto imparare e cosa non abbiamo imparato

C’è tanto che avremmo dovuto imparare e che a quanto pare, nonostante non si sia ancora in un bull market pieno, non abbiamo ancora imparato.

  • Non esistono rendimenti senza rischi

A grandi rendimenti, come quelli che venivano garantiti da Anchor, corrispondono sempre rischi altrettanto grandi. E quindi quando un ecosistema ci propone ritorni molto elevati, è perché i rischi prima o poi verranno al pettine.

  • Tanto più velocemente si cresce…

La cosa più importante è però forse questa: non si può scoprire l’acqua calda e quando qualcosa cresce a ritmi forsennati, per quanto sia più che legittimo cercare di cavalcare l’onda, c’è da ricordarsi quanto fragili siano le fondamenta che hanno permesso quella crescita.

E c’è spazio, prima di salutarci, anche per qualcosa di positivo: in 2 anni abbiamo fatto davvero tanta strada. Bitcoin ha fatto nuovi massimi e il grosso del settore si trova in uno stato certamente migliore. Tutto questo mentre in tanti, soprattutto sulla stampa tradizionale, credevano che dopo un crack del genere tutto sarebbe finito.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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