Siamo stati tra i primi a segnalarvi che le prossime elezioni USA sarebbero state le prime elezioni crypto. O meglio, le prime elezioni per le quali il mondo crypto avrebbe potuto fare da ago della bilancia. Ormai da qualche tempo Coinbase ha avviato un nuovo PAC, un comitato di raccolta di fondi elettorali che sarà utilizzato per sostenere – a prescindere dal partito – i candidati pro crypto.
Ed è un fondo che sta già raccogliendo capitali importanti. È notizia di pochi minuti fa l’impegno di MoonPay, società che si occupa di pagamenti Web3, per un milione di dollari. Il PAC in questione, Stand With Crypto – stai con le crypto – parte dunque con il piede giusto.
Il tutto all’interno di una stagione elettorale che sarà molto tesa negli USA proprio sul tema Bitcoin e crypto, con il presidente in carica che è stato sponsor di diverse iniziative avverse al settore e con l’avversario designato, Donald Trump che invece sta cercando di occupare la posizione opposta, ovvero quella di sostenitore di questo mondo.
È una dichiarazione pubblica di amore per il settore. A farla è, con il suo primo milione di donazione, MoonPay, che è società tra le più visibili nel settore dei pagamenti Web3.
Oggi due cose sono più che chiare: le elezioni di quest’anno definiranno il futuro della nostra industria negli Stati Uniti; e ed nostra responsabilità prendere in mano la situazione e sostenere quelle organizzazioni che genuinamente sperano di portare avanti l’innovazione per tutti.
Ivan Soto-Wright, CEO di MoonPay
È questa la dichiarazione pubblica rilasciata a The Block, a testimonianza di una mossa fortemente politica e che punterà anche a invitare altre società del settore a contribuire.
I PAC sono in realtà parte integrante del processo elettorale negli Stati Uniti. Centri di interesse e società con obiettivi comuni raccolgono capitali a sostegno di candidati sensibili a specifiche tematiche. Sono attività di lobbying perfettamente lecite negli USA, a patto che appunto si tratti di operazioni pubbliche.
Sì, almeno per le società che operano negli Stati Uniti, dove il contrasto delle attività crypto da parte dei regolatori e delle agenzie governative si è parecchio intensificato nel corso degli ultimi mesi.
Si voterà a novembre, e fino ad allora è più che lecito aspettarsi un’ulteriore accelerazione delle attività di attacco all’industria, a meno che l’ala più intransigente dei democratici non venga messa in minoranza.
Ad ogni modo – e a prescindere da quello che accadrà nel mondo crypto e nella politica USA – le prossime elezioni saranno un evento di enorme importanza per tutto l’industria.
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