Chi ha comprato più quote degli ETF Bitcoin quotati negli Stati Uniti? Da ieri abbiamo una risposta assai convincente. Secondo la documentazione inviata a SEC, a detenere il record è infatti Millennium Management, fondo hedge che tipicamente verrebbe fatto rientrare dagli analisti nella categoria smart money, i soldi che si muovono prima – e in modo più intelligente – degli investitori retail.
La dotazione è di quelle importanti: quasi 2 miliardi di dollari divisi in diversi ETF. Non solo BlackRock, ma anche ARK, Grayscale, Fidelity e Bitwise, per una diversificazione che riguarda tutti i principali titoli di questo comparto.
Un buon segnale, nonché l’ennesimo schiaffo a chi riteneva gli ETF su Bitcoin un giochino per piccoli investitori retail, senza che l’interesse “istituzionale” fosse nel novero delle possibilità. I dati che stanno arrivando, invece, testimoniano il contrario, come raccontiamo già da tempo anche sul nostro Canale Telegram ufficiale.
Sono cifre importanti, anche per un fondo hedge. Parliamo di dotazioni in Bitcoin che sono vicine ai 2 miliardi di dollari, tramite gli ETF che sono stati lanciati lo scorso 11 gennaio negli Stati Uniti.
Ad aver accumulato così tanti Bitcoin è Millennium Management, fondo hedge che evidentemente – come tanti dei nostri lettori – ha capito che da un portafoglio ben strutturato non può mancare anche un’allocazione sostanziale nell’asset degli asset, ovvero Bitcoin.
I dati completi riportano poi una situazione che è oltre le più rosee aspettative: il 60% degli investitori rappresenta consulenti finanziari di alto profilo e il 25% invece fondi hedge. Quelli che storicamente, per intenderci, vengono chiamati smart money. Quelli che si muovono in anticipo rispetto ai trend di mercato e che vedono opportunità dove qualcuno vede soltanto scommesse.
Solo due giorni fa vi abbiamo raccontato del primo fondo statale che ha investito negli ETF, altro segnale importante della tipologia di investitori che questi fondi sono stati in grado di attrarre. E presto – gli istituzionali hanno bisogno di tempo, d’altronde – vedremo tanti altri grandi nomi arrivare.
Non che Bitcoin ne abbia bisogno: ha funzionato e continuerà a funzionare anche senza i capitali dei grandi investitori. Il segnale però è chiaro: come vi avevamo anticipato… stanno arrivando per i vostri Bitcoin e i vostri satoshi. E starà a voi decidere se venderli a loro a 66.000$, che è il prezzo raggiunto da BTC dopo l’ottima giornata di ieri. Troppo poco forse per un asset che piace a tutti, no?
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