Ottime notizie per Chainlink. Secondo quanto è stato diffuso dalla testata statunitense Coindesk, sarebbe stato infatti completato il test che ha coinvolto tra le altre DTCC, che è la società più importante al mondo per il settlement di titoli finanziari. A partecipare alla fase di test ci sono state anche tante società finanziarie di primo profilo che operano negli USA.
Un pilota che riguarda principalmente i dati: l’obiettivo, sempre secondo quanto è stato riportato dalla testata statunitense, è quello di avere degli oracoli che diffondano dati sul NAV dei fondi, in modo standardizzato e tra diversi player pubblici e privati.
Chainlink ha avuto buon gioco sulla questione, grazie al protocollo CCIP, protocollo che permette l’interoperabilità tra diverse chain di layer 1 e 2 e che è uno dei prodotti più interessanti all’interno dell’ecosistema di Chainlink. Una notizia che discuteremo, come sempre, anche sul nostro Canale Telegram Ufficiale: entra per rimanere sempre aggiornato sulle novità più importanti del mercato crypto e Bitcoin.
Il progetto è di quelli interessanti non solo sotto il profilo tecnico, ma anche per la qualità dei partecipanti. Oltre alla già citata DTCC, hanno partecipato al progetto pilota anche BNY Mellon, Franklin Templeton, Invesco, JPMorgan, MFS, State Street e US Bank.
Un parterre di partecipanti che spesso neanche i grandi progetti governativi riesce a raccogliere e che è segno di quanto Chainlink stia lavorando bene sul fronte commerciale.
Chainlink ha infatti, oltre a questa, altre partnership con il gotha della finanza internazionale e sta partecipando a diversi progetti pilota di livello internazionale.
La notizia ha spinto Chainlink a guadagnare, nelle ultime 24 ore e secondo il prezzo attuale, circa il 15%, cavalcando così con una spinta aggiunta la già importante corsa di Bitcoin e crypto, in particolare in riapertura della seduta europea.
Il report diffuso da DTCC ha utilizzato dei toni entusiastici per raccontare quanto avvenuto in termini di inter-operabilità. Segnale del fatto che probabilmente si procederà ulteriormente all’integrazione del sistema, forse cercando di allargare anche il parterre di partecipanti.
E la sella è quella della grande finanza, che tra tokenizzazione degli asset classici all’utilizzo di infrastrutture su blockchain sembrerebbe aver finalmente superato gli iniziali dubbi e le iniziali resistenze.
Chainlink, da continuare a seguire almeno a nostro avviso per tutto questo ciclo, conferma la volontà e la capacità di essere al centro del prossimo ciclo. Un ciclo che sarà certamente un ibrido tra finanza classica e crypto.
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