UNI, la criptovaluta di UniSwap, potrebbe presto fronteggiare nuove flessioni, forse di un altro 10%. A sostenerlo sono diversi analisti che stanno guardando con particolare attenzione quello che sta avvenendo in seno a UniSwap, dove si sta votando per la prima volta la governance.
I membri della community UniSwap sostengono che le “balene” con accesso a grandi quantità di token UNI stanno cambiando all’unanimità le regole della rete, minando quindi alla base le credenziali che erano sorte con l’avvio dell’ambizioso progetto di finanza decentralizzata.
Ricordiamo come la piattaforma di trading DeFi abbia suggerito di ridurre l’attuale soglia di presentazione delle proposte da 10 milioni di UNI a 3 milioni di UNI. La proposta è stata accolta in mania polemica, dopo che uno dei membri della comunità UniSwap, David Felton, ha accusato Dharma di godere di un eccessivo controllo sul modello di governance del progetto.
“Dharma, con il suo massiccio potere di decisione di 15 milioni di voti rappresenta già una minaccia alla sovranità di UniSwap senza la nuova proposta, che li radicherà così fortemente nella governance di UniSwap che potrebbero anche possedere il DEX” – ha scritto Felton in un post di poche ore fa.
Altri osservatori hanno trasmesso il racconto della centralizzazione citando Gauntlet, una piattaforma di simulazione a blockchain con accesso ad altri 15 milioni di token UNI. Alcuni di loro hanno lanciato una campagna per votare contro la proposta della Dharma, che sarebbe orientata a una maggiore centralizzazione del progetto.
Insomma, con pochi grandi operatori che controllano la maggior parte dei token della governance di UNI, qualsiasi coalizione tra le principali balene potrebbe negare i voti di molti che votano contro di loro, finendo con l’attribuire il progetto stesso a uno o due grandi player.
A sua volta, l’impatto di tale centralizzazione potrebbe portare a una diminuzione della domanda di token UNI. E, si tenga conto, i timori di centralizzazione sono già visibili anche nelle principali coppie UNI, con il benchmark UNI/USD che è precipitato di quasi il 20% subito dopo l’arrivo di UniSwap nella controversia sul voto…
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Insomma, con pochi grandi operatori che controllano la maggior parte dei token della governance di UNI, qualsiasi coalizione tra le principali balene potrebbe negare i voti di molti che votano contro di loro...
questa è la democrazia: chi ha più voti comanda, chi è in minoranza subisce. Sarebbe invece più bello se continuasse l'Anarchia.... assenza di potere centralizzato :-)
Sempre molto gentile Francesco , ci impagnamo ogni giorno per fornire contenuti quanto più completi nonchè di facile comprensione ai nostri gentili lettori.
A presto!