Il prezzo di Bitcoin (BTC) nella settimana che si avvia alla conclusione, ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti, risalendo da livelli supportivi critici e scongiurando possibili ulteriori correzioni. A livello di prezzo, abbiamo effettuato recentemente un’analisi che sottolinea come spesso sia influenzato dai dati macro della finanza tradizionale.
Tuttavia, a nostro avviso, restano rilevanti i dati on-chain della rete Bitcoin. Il prezzo non può essere avulso dal setup di questi dati, dall’utilizzo della rete, dagli indirizzi attivi, dalle reward dei miner o dalla difficulty, per citare alcune metriche. La raccolta di capitali degli ETF o i dati marco possono momentaneamente influenzare, ma non determinare il valore del BTC figlio della blockchain.
Utilizzando le metriche di Glassnode, iniziamo ad osservare il dato degli indirizzi, sia attivi che di nuova creazione. L’immagine allegata fa riferimento all’andamento degli ultimi 5 anni di “BTC: Number of Active Addresses” evidenziati con la linea gialla e i “BTC: New Addresses” indicati con linea verde, armonizzati con una SMA a 14 periodi per eliminare eccessivi movimenti erratici.Entrambi, su questo arco temporale di lungo periodo sono attualmente sui minimi.
A fronte di un calo degli indirizzi, riportiamo il dato del “Bitcoin: Number of Transactions” sempre sull’arco temporale degli ultimi 5 anni e SMA 14 periodi. Questa metrica ci mostra come le transazioni sulla rete Bitcoin siano elevate e quasi vicino ai massimi di periodo. L’aumento è legato allo sviluppo di protocolli sulla rete Bitcoin, quali Runes e Ordinals.
Tuttavia, la crescita delle transazioni, non sta aiutando i miner a recuperare il calo dal doppio flusso di reddito dato dalle mining rewards e dalle transaction fee, che stanno producendo rendimenti inferiori. Questo è dovuto al recente halving, che ha ridotto i premi minerari da 6,25 BTC a 3,125 BTC provocando un impatto significativo sulle loro entrate.
Nel grafico allegato riportiamo l’andamento delle entrate dei miner negli ultimi 5 anni, utilizzando due metriche. La prima è “BTC: Miner Revenue (Block Rewards)”, evidenziata con la linea blu, dove si possono notare due forti cali, dovuti al taglio delle rewards in concomitanza con gli halving. La seconda metrica è “BTC: Fee Mean”, rappresentata con la linea arancione, che indica l’andamento generale delle fee di transazione.
Entrambe le metriche si trovano sui minimi degli ultimi 5 anni. Soprattutto le commissioni di transazione, dopo l’impennata iniziale successiva all’halving, non si sono più riprese.
Questa situazione si osserva tipicamente ad ogni halving e si ripercuote sui miner che, a fronte di un calo delle entrate, devono affrontare un incremento dei costi operativi per la produzione e la crescita della difficulty.
Riportiamo la “Bitcoin: Mining Difficulty”, che è un parametro chiave per mantenere la stabilità, sicurezza e prevedibilità della rete Bitcoin. Regola automaticamente la difficoltà del mining per garantire che i blocchi siano generati ad un ritmo costante, influenzando direttamente attività e redditività dei miner.
Il dato della difficulty si accompagna sempre a quello che hashrate, infatti abbiamo inserito nello stesso grafico l’andamento della metrica “BTC: Hashrate”, rappresentato con la linea arancione. L’hashrate indica la potenza di calcolo totale che i miner di Bitcoin stanno attualmente utilizzando per validare le transazioni. Un hashrate elevato indica una rete sicura e robusta.
È vero che il prezzodi BTC sta rimbalzando nell’ultima settimana, ma un calo di hashrate va visto anche come potenziale campanello di allarme. Tuttavia, nell’attuale scenario è probabile che i miner meno efficienti stanno iniziando ad abbandonare o sospendendo la loro attività.
Glassnode ha un metrica nota con il nome “Bitcoin: Hash Ribbon”, utile per monitorare la salute della rete Bitcoin e identificare potenziali opportunità di acquisto basate sul comportamento dei miner.
L’indicatore è composto da due medie, una SMA a 30 giorni dell’hash rate e una SMA a 60 giorni. Quando la SMA a 30 giorni scende sotto la SMA a 60 giorni, l’hash rate sta diminuendo rapidamente. Questo suggerisce che i miner stanno capitolando, ovvero spegnendo le loro macchine perché estrarre BTC non è più redditizio.
Interpretazione: in realtà, ciò è da monitorare come un potenziale segnale di acquisto, poiché il prezzo di Bitcoin potrebbe essere vicino a un minimo di periodo. Nel grafico allegato abbiamo una panoramica degli ultimi 2 anni in cui si può notare come l’indicatore è passato in negativo da pochi giorni.
Allo stato attuale l’Hash Robbin è passato in negativo per il calo dell’hashrate che abbiamo visto in precedenza. Pertanto, l’andamento del prezzo, anche se in crescita andrà monitorato attentamente finchè non ci sarà una ripresa dell’hashrate, tale da spegnere il campanello di allarme.
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