Che settimana quella che ci aspetta per Ethereum. Giovedì 23 maggio scadrà il primo degli ETF, e il giorno successivo il secondo, per una decisione che sarà tanto storica quanto scontata. Si andrà con ogni probabilità verso un no, mancando diverse delle cose che abbiamo visto accadere per quello Bitcoin prima dell’approvazione. Cosa che però non chiuderà completamente la questione.
Saranno dei giorni interessanti, speciali, anche perché il rifiuto dovrà essere motivato. Probabilmente, come vedremo più avanti, sarà motivato da un tecnicismo sulla corrispondenza tra il prezzo dei futures e quello di Ethereum Spot, con l’ipotesi security che rimane, almeno ad avviso di chi vi scrive, residuale.
Sarà inoltre interessante valutare cosa succederà dopo l’eventuale no: in attesa ci sono anche gli ETF di colossi come BlackRock, colossi che oltre ad avere una sorta di status speciale ai piani alti di Washington e New York, difficilmente accettano un no come risposta. Vieni a parlarne direttamente sul nostro Canale Telegram – riceverai news in anteprima mondiale e anche la chat di gruppo con la nostra redazione.
Nessuno è nella testa di Gary Gensler, il capo di SEC, l’agenzia che dovrà decidere per il sì o per il no sull’approvazione degli ETF spot su Ethereum. Tuttavia i segnali che lasciano intendere che vincerà il no sembrano essere chiari.
Nessun incontro con in gestori, nessun passo in avanti sulle application, niente di tutto quello che era avvenuto prima dell’approvazione degli ETF su Bitcoin.
Per quanto, come abbiamo detto sopra, tutto è ancora possibile e di rifiuti definitivi non ne siano ancora arrivati, le possibilità di una svolta in tal senso rimangono, per ora, residuali e prossime allo zero.
Non è detto che si arrivi esattamente alla scadenza. Il rigetto potrebbe arrivare anche qualche giorno prima. Ogni data può essere quella giusta dall’apertura delle attività a Washington domani, subito dopo pranzo in Italia.
Ciò che ritengono i maggiori analisti è che si tratterà, nel caso, di un no certamente non definitivo per questo tipo di prodotti. I più bearish sul tema sono gli analisti di Bloomberg, che ritengono che prima di vedere un prodotto del genere nelle borse USA dovranno cambiare i vertici di SEC. E il gruppo di Gensler andare in minoranza. E per questo, dicono, si dovrà aspettare probabilmente il 2025.
Sarà interessante altresì leggere le motivazioni del no di SEC. Per ora le più probabili rimangono la non perfetta correlazione in passato tra prezzo futures e prezzo spot, una questione che SEC ha già sollevato. Difficile che venga fuori la questione Ethereum come security, almeno per ora.
La grande incognita, almeno a nostro avviso, rimane la candidatura di BlackRock. Il grande gestore finanziario ha fatto richiesta di approvazione per un ETF Ethereum, che andrà in scadenza a agosto. Ce ne sono poi altri di importanti, che dovrebbero seguire le stesse sorti.
Difficile immaginarsi un passo falso di BlackRock di queste proporzioni. Ed è per questo che, per qualcuno, la speranza è ancora accesa.
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