Ethereum ETF: l’approvazione PASSO per PASSO. Ultime ORE decisive per l’ok. Cosa MANCA per la festa

Ci siamo: mancano poche ore al termine di un’attesa che è sembrata infinita. SEC ha a disposizione fino a domani per dire l’ultima sugli ETF Ethereum Spot negli Stati Uniti, prodotti finanziari che tutti avevano dato per spacciati e che invece sembra abbiano grosse chance di venire approvati.

Le notizie continuano ad arrivare con ritmo forsennato, e non è facile districarsi da chi la dice cotta, chi la dice cruda e chi purtroppo non ha ancora capito granché di questo processo di approvazione. Per questo abbiamo deciso di pubblicare un resoconto completo per capire cos’è successo, cosa sta succedendo e cosa succederà.

Il tutto nel mezzo del caos creato anche da SEC, che è stata estremamente poco comunicativa nei confronti dei gestori e del pubblico, complicando ulteriormente una situazione caratterizzata da una tensione ai massimi livelli. Per rimanere sempre aggiornato su questo processo di approvazione, entra anche nel nostro Canale Telegram, canale tramite il quale puoi ricevere notizie in anteprima (anche a livello mondiale) e parlare con la nostra redazione.

Ethereum ETF: tutto quello che c’è da sapere per le ultime 48 ore

Ne stanno succedendo tante nel mondo degli ETF Ethereum in approvazione negli Stati Uniti d’America. Le notizie arrivano ogni pochi minuti, così come arrivano a ritmo forsennato nuovi aggiornamenti a livello istituzionale. Facciamo il punto della situazione per capire quanto manca, quando verranno aperti agli scambi e quali ostacoli ci siano ancora da superare.

• Due form da approvare

Ti ricordiamo che i documenti che devono essere approvati da SEC sono due. Il primo è il 19b-4: è un documento che deve essere inviato dalle borse che quoteranno l’ETF, ovvero CBOE per alcuni gestori, NYSE Arca per altri e infine NASDAQ.

Il secondo documento è il form S-1, che invece è piena responsabilità dei gestori degli ETF. Contiene tutti i dettagli, a partire dal funzionamento dell’ETF, le commissioni, le modalità di creazione e di distruzione delle quote e della conversione ultima in Ethereum.

• Form 19b-4: ci siamo

Nella tarda serata di ieri sono arrivati gli aggiornamenti per gli ETF di Fidelity, VanEck, Invesco/Galaxy, Ark/21Shares e Franklin. Sono tutti gli ETF che saranno quotati presso CBOE. E dunque l’unico dato che abbiamo è che in realtà una delle tre borse si è mossa in anticipo.

Con ogni probabilità nella giornata di oggi arriveranno gli aggiornamenti sia per quelli che saranno quotati al NYSE Arca, sia per quelli che saranno quotati al NASDAQ.

Dobbiamo inoltre ricordarti in questo frangente che l’approvazione del form 19b-4 non comporta il listing immediato del prodotto. Prima di poterlo vedere sulle borse americane, sarà necessaria l’approvazione anche del form S-1.

• Form S-1: siamo ancora in alto mare

Per quanto riguarda i form S-1, che devono essere necessariamente approvati prima del listing, siamo ancora in alto mare. Non sono ancora arrivati aggiornamenti considerevoli, fatta eccezione per quello di Grayscale Mini Ethereum e secondo indiscrezioni la divisione di SEC che si occupa nello specifico di questo form non era ancora al corrente del cambio di programma, ovvero del fatto che si sarebbe proceduti con un’approvazione.

La cosa è preoccupante? No. Con ogni probabilità avremo l’approvazione dei form 19b-4 entro scadenza, salvo poi aspettare settimane (o forse mesi) prima di vedere il processo di approvazione completato.

Quanto manca alla quotazione?

Non si può dare una risposta. In primo luogo perché non sono stati ancora approvati i form 19b-4. In secondo luogo perché per i form S-1 si potrebbe andare per le lunghe, al contrario di quanto avvenuto per gli ETF su Bitcoin.

Sottolineiamo l’utilizzo del condizionale, dato che la situazione è ancora molto incerta e tutto potrebbe cambiare nel giro di pochi minuti o di poche ore.

In aggiunta le problematiche relative ai form S-1 sono state in grande parte risolte nel processo di approvazione degli ETF Bitcoin. E dunque potremmo avere un processo relativamente indolore e che non vedrà rimpalli tra SEC e i gestori.

Coinbase: svolta in 24 ore

Curioso il commento di Emilie Choi, che è COO di Coinbase, la quale ha affermato:

C’era un sentiment generale sul mercato negativo sull’approvazione degli ETF Ethereum, quando poi tutto è cambiato in una settimana, anzi, nelle ultime 48 ore.

Con un riferimento poi alla votazione contro la SAB 121, che ha visto molti dei candidati democratici andare contro il proprio partito e contro il presidente Joe Biden e a favore del mondo crypto, segnale che sulla questione della lotta al comparto c’è molta meno armonia di quanto sembrasse fino a 1 settimana fa.

Il segnale per l’amministrazione Biden sembrerebbe essere chiaro: il fronte anti-crypto non solo non è compatto, ma forse neanche esiste al di fuori del cerchio magico della senatrice Elizabeth Warren.

Staking degli ETF

Gli ETF che hanno aggiornato i loro form hanno tutti rimosso lo staking, ovvero la possibilità di mettere a rendimento – partecipando al consenso della rete Ethereum – gli $ETH raccolti.

Questo vuol dire che gli ETF, almeno in fase iniziale, non avranno staking incorporato. Sottolineiamo la fase iniziale, perché con ogni probabilità più avanti i gestori cercheranno di ottenere approvazione anche per questo tipo di operazione.

Lo staking è quanto potrebbe far ritenere Ethereum una security e dunque il processo sarà probabilmente lungo e tortuoso.

E ora? Cosa succede?

Saranno ore di passione, in particolare nel pomeriggio, quando apriranno le agenzie USA e quando anche dall’altra parte dell’oceano si inizierà a lavorare. Dovrebbero arrivare gli aggiornamenti ai form 19b-4 mancanti e poi si potrebbe andare a dormire relativamente tranquilli.

SEC potrebbe inoltre comunicare l’eventuale approvazione già da oggi, anche in assenza di form S-1, che potrebbero essere discussi non solo in separata sede, ma anche con tempistiche più dilatate.