Donald Trump, candidato alle presidenziali degli Stati Uniti d’America, ha attivato poche ore fa le donazioni via crypto a sostegno della sua campagna elettorale. A essere partner per le donazioni sarà Coinbase Commerce, piattaforma utile per ricevere pagamenti in criptovalute. L’attivazione delle donazioni in criptovalute arriva dopo uno scontro con il presidente uscente Joe Biden proprio sul tema criptovalute.
Donald Trump diventa così il primo candidato alle presidenziali USA a accettare donazioni in criptovalute, per quanto in passato diversi dei candidati alle primarie si siano mossi nello stesso senso.
Sono supportate diverse criptovalute, da Bitcoin a Ethereum, passando anche per diversi meme token tra quelli più popolari, e in generale tutte le crypto che sono supportate da Coinbase Commerce. La donazione sembrerebbe essere però limitata ai residenti USA, almeno secondo il form che è necessario compilare prima di procedere con la donazione.
Donald Trump attiva le donazioni: tutto quello che c’è da sapere
I candidati USA sono almeno un paio di decenni avanti rispetto agli omologhi europei, almeno in termini di raccolta di donazioni da parte del grande pubblico. Già il trionfo di Obama fu reso possibile da un fiume di piccole donazioni che permisero al poi due volte presidente degli USA di vincere le elezioni.
Altro antefatto: il tema crypto negli USA è diventato politico, con Donald Trump che sta provando a posizionarsi come difensore di Bitcoin e criptovalute, sia con dichiarazioni pubbliche, sia con appunto l’apertura delle donazioni via crypto.
- Come funziona?
Si può raggiungere il sito per le donazioni di Donald Trump qui e procedere con le donazioni scegliendo tra diverse criptovalute. La donazione – che non consigliamo in quanto Criptovaluta.it non fa endorsement politici – è riservata ai residenti negli Stati Uniti. Deve infatti essere riempito un form all’interno del quale deve essere indicato anche un indirizzo di residenza, rigorosamente USA.
- In quali criptovalute si può donare?
Nella lista sul sito sono segnalati Bitcoin, Ethereum, ma anche Solana, USDC, Ripple, Dogecoin e Shiba. La lista non è completa, perché poi passando a Coinbase Commerce si scopre che sono supportate anche Apecoin, Bitcoin Cash, DAI, Litecoin, Tether, Polygon.
Il supporto di Coinbase
Non deve essere inteso come supporto al candidato, per quanto Coinbase stia animando un PAC – un comitato elettorale per la raccolta di fondi – a sostegno dei candidati, bipartisan, che saranno dalla parte delle crypto.
Coinbase Commerce è stata con ogni probabilità una scelta unilaterale da parte del comitato elettorale di Donald Trump. O almeno, fino ad ora, non vi è stato alcun tipo di endorsement pubblico da parte di Coinbase.
Lo scontro sulle crypto è sempre più politico
Siamo stati tra i primi a indicarti la rilevanza politica delle criptovalute nella prossima battaglia elettorale che vedrà uno tra Donald Trump e Joe Biden uscire vincitore e occupare per i prossimi quattro anni la Casa Bianca.
La votazione del Congresso contro la SAB 121 introdotta da Gary Gensler è soltanto uno dei segnali di quanto la questione sia diventata calda sul piano politico. Molti dei democratici hanno votato contro le indicazioni dello stesso presidente, segnalando come la questione crypto sia di grande interesse anche tra le fila dei Dem.
Anche quanto sta avvenendo agli ETF Ethereum è in realtà chiaro: SEC ha fatto inversione a U, probabilmente su input politico e temendo che Trump potesse prendersi la scena di un elettorato compatto e che spesso è più interessato alle crypto che ad altre questioni.
Tra i due litiganti gode il mondo crypto, che ora tutti sembrano volersi accaparrare anche a suon di favori. O di operazioni come quella delle donazioni via crypto.