L’agenzia governativa che si occupa della tutela della privacy a Hong Kong ha imposto a Worldcoin l’interruzione di tutte le operazioni nella città stato. Questo in seguito, sempre secondo quanto riporta l’agenzia di stato, a violazioni delle locali normative sulla privacy.
Norme che sarebbero state violate ripetutamente durante le operazioni di scan oculare per l’identificazione dei nuovi utent, tramite gli ormai celebri Orb. Operazioni che sono state fonte di problemi per Worldcoin anche in altri paesi, e che in ancora di più hanno sollevato polemiche, politiche e non.
Per Worldcoin il cammino verso l’adozione di massa, per quanto stando ai numeri proceda in modo importante, continua a incontrare ostacoli di carattere regolamentare e politico. Problemi che non sembra siano stati superati anche tramite i più recenti aggiornamenti, tesi anche a tutelare in modo più importante proprio la privacy degli utenti che decidono di sottoporsi all’identificazione.
Hong Kong, secondo diverse testate locali, avrebbe imposto lo stop alle operazioni di Worldcoin, il protocollo di Sam Altman che, tra le altre cose, punta all’adozione offrendo un certo numero di token $WLD previa registrazione biometrica.
Una registrazione che è stata al centro di polemiche politiche e non in diverse giurisdizioni, e che ora sembrerebbe poter costare a Worldcoin l’interruzione di tutte le sue operazioni in quel di Hong Kong.
Ed è presente anche un comunicato ufficiale, che può essere letto qui in inglese:
Il Privacy Commissioner ha consegnato la notifica alla Worldcoin Foundation, indicandole di interrompere TUTTE le proprie operazioni legate al progetto Worldcoin a Hong Kong, nella scansione dell’iride e nella raccolta di immagini del pubblico utilizzando i dispositivi di scansione dell’iride.
Dal comunicato stampa ufficiale
Sono diverse le violazioni che vengono contestate a Worldcoin:
Violazione dunque di almeno sei delle regole previste dal Codice della Privacy di Hong Kong che costeranno, a meno di un appello vittorioso, a Worldcoin la possibilità di operare a Hong Kong.
In passato Worldcoin ha dovuto fronteggiare problemi legali nel Regno Unito, in Argentina, in Spagna, per un breve periodo anche in Italia e anche in Kenya, mercato di una certa rilevanza per il progetto.
Al centro sempre la raccolta dati e la conservazione degli stessi, nonché la contestazione dell’utilizzo poi di quei dati allo scopo di fare training per modelli AI.
La questione per Worldcoin si fa complicata, per quanto il gruppo si stia adoperando per migliorare appunto la gestione della privacy dei dati raccolti.
Il progetto rimane uno dei più contestati almeno da una certa parte degli appassionati crypto, insieme di persone in genere piuttosto attente alla privacy.
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