Il lancio degli ETF Ethereum Spot negli Stati Uniti non poteva che solleticare le fantasie più sfrenate degli analisti crypto, anche quelli che sono impiegati dalle grandi banche e dai grandi investitori. A scendere in campo, di novo, è Standard Chartered, che ha parlato di nuovi ETF crypto che arriveranno, dopo quelli su Ethereum, negli USA.
Secondo Geoffrey Kendrick di Standard Chartered, i prossimi papabili sono Solana e Ripple XRP, una scelta che a molti suonerà – a ragione – curiosa e che però sarà oggetto di discussioni molto accese nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.
Sul tema in generale dei prossimi ETF crypto abbiamo già approfondito sul nostro Magazine settimanale – e abbiamo i nostri dubbi, a nostro avviso fondati, sul fatto che sia già possibile iniziare a parlare in tempi brevi di nuovi ETF negli USA, mancando delle basi di cui discuteremo anche in questo approfondimento.
Parla l’analista di Standard Chartered: Ripple e Solana nel mirino
Siamo più che sicuri del fatto che molti dei nostri lettori accoglieranno questa analisi con il dovuto entusiasmo. Tuttavia, è bene ricordarlo, si tratta soltanto di un’analisi, per quanto arrivi da uno dei pulpiti più importanti del mondo.
A parlare infatti è Geoffrey Kendrick di Standard Chartered, analista che si occupa di frequente di criptovalute e che questa volta si è espresso sulla possibilità di avere altri ETF crypto negli USA.
Per altri coin come XRP e SOL i mercati guarderanno agli eventuali ETF, anche se questa sarà una storia più per il 2025 che per il 2024.
G. Kendrick, Standard Chartered
Ma il messaggio più importante dell’intera questione che riguarda l’approvazione degli ETF Ethereum negli USA è quella che riguarda, implicitamente, lo status di diverse crypto negli USA.
In diversi casi la tecnologia di base è simile a Ethereum e sarà difficile per SEC indicare che sono security, data la posizione appunto che hanno preso su Ethereum.
G. Kendrick, Standard Chartered
Qualcosa che in breve potrebbe effettivamente cambiare lo status di diverse crypto negli USA, per quanto ora anche gli exchange sono piuttosto aperti nello sfidare SEC e nel continuare a tenere diverse delle crypto finite sotto la scure dell’agenzia comunque nei loro listini.
Prima di speculare…
Occhio, perché SOL e XRP, al contrario di dove scritto altrove, sono stati presi ad esempio e non è detto che siano i prossimi ad essere oggetto di un ETF negli Stati Uniti.
Staremo a vedere se quanto avvenuto a Ethereum sarà effettivamente di aiuto per altri asset, in termini di appetibilità per i grandi gestori, che ora potrebbero sentirsi al riparo da eventuali attacchi di SEC.
ora attendiamo di sapere quando saranno operativi e se avranno lo stesso successo che hanno avuto gli ETF Bitcoin Spot.