Vanguard non ne vuole sapere. Dopo essersi rifiutata di offrire gli ETF Bitcoin ai propri clienti, farà lo stesso anche per gli ETF Ethereum. Non ci sarà dunque la svolta che in tanti si auspicavano anche grazie al cambio al vertice del gestore di fondi più importanti del mondo. La cosa non sarà una novità per chi segue ogni giorno quanto scriviamo su Criptovaluta.it: il nuovo CEO, nonostante arrivi da BlackRock e nonostante abbia seguito l’approvazione, presso quei lidi, degli ETF Bitcoin, aveva già confermato di non voler cambiare l’orientamento dell’azienda rispetto alle crypto.
Criptovalute che dunque continuano a non piacere ad un gestore che propone in realtà asset piuttosto variegati ai propri clienti. Un gestore che non solo non sta offrendo ai propri clienti accesso agli ETF, ma che non ha partecipato neanche alla redditizia corsa per lanciare il proprio.
Una brutta notizia? Certo, avremmo tutti preferito vedere Vanguard cambiare passo su questo preciso aspetto, ma sembra che i tempi non siano ancora maturi.
Vanguard: no a Ethereum e di nuovo no alle crypto
Vanguard manterrà intatta la sua posizione verso il mondo Bitcoin, Ethereum e crypto. Il gruppo infatti non sembrerebbe avere alcuna intenzione di permettere ai propri clienti di fare trading e compravendita degli ETF su ETH che sono in fase di lancio negli USA.
Lo stesso gruppo aveva preso una decisione identica per gli ETF su Bitcoin, rifiutandosi di aggiungerli alle proprie piattaforme. L’opinione più recente è stata raccolta da Blockworks, che riporta quanto ottenuto da un portavoce della società:
Crediamo che i prodotti sulle criptovalute non siano allineati con la nostra offerta, che è concentrata su azioni, obbligazioni e cash, che Vanguard vede come blocchi di costruzione di un portafoglio di lungo periodo.
Vanguard
Si tratta delle stesse identiche frasi che erano state pronunciate qualche settimana fa dal CEO dimissionario di Vanguard, Mortimer J. Buckley, che sarà presto rimpiazzato da Salim Ramji.
Ramji arriva da BlackRock ed è stato tra i massimi dirigenti a seguire la procedura di approvazione degli ETF Bitcoin da quello che è il principale concorrente di Vanguard. In molti, soprattutto tra gli analisti “da social”, avevano associato le dimissioni di Buckley con la grande quantità di profitti persa per la posizione contro Bitcoin presa dall’azienda.
Non sempre le fantasie diventano realtà
Non sempre le fantasie diventano realtà, almeno quelle che vengono partorire sui social. No, Vanguard non ha avuto un cambio al vertice a causa della posizione sugli ETF Bitcoin. E no, non è stato preso per la prima volta un CEO esterno all’azienda per questa… vicenda.
Rimarrà il mercato, quello sì in grado di emettere sentenze, a premiare o punire la scelta – per molti irrazionale – di Vanguard. I clienti comunque che hanno fondi tramite questo gestore avranno la piena libertà, se vorranno, di recarsi altrove.