Niente di preoccupante per noi italiani e europei, che con questo specifico exchange non abbiamo mai avuto nulla a che fare. È preoccupante però per quegli appassionati crypto giapponesi che devono fare i conti con un nuovo hack di un exchange.
La somma è importante, più di 300 milioni di dollari in controvalore, per circa 4.500 Bitcoin che sono stati appunto sottratti all’exchange DMM. Un episodio dai contorni ancora foschi e che però rinnova le discussioni su una problematica che in molti ritenevano essere sepolta, ovvero quella della sicurezza informatica degli exchange.
Una questione che torna prepotentemente sul palcoscenico e che purtroppo lo fa con un furto certamente importante, dato che si tratta di uno degli hack più gravi in termini di capitale sottratto di sempre.
Un hack di quelli che passerà alla storia, soprattutto per la somma coinvolta. Si tratta infatti di 4.502 Bitcoin che sono stati sottratti all’exchange giapponese DMM.
Non è chiaro ancora come siano stati sottratti i Bitcoin in questione né se ci siano stati contatti tra l’hacker e l’xchange vittima dell’attacco.
Mancano ancora informazioni anche sull’eventuale giro che avrebbero fatto i Bitcoin che sono stati sottratti, ovvero se sono stati già inviati a qualche mixer oppure se sono ancora rintracciabili, per quanto sia possibile farlo nel mondo di Bitcoin.
Una storia triste, che speriamo che si risolva nel migliore dei modi – che in questi casi vuol dire il grosso delle volte trovare un accordo con l’hacker permettendogli di trattenere una parte della somma senza conseguenze legali, recuperandone una parte però rilevante.
Mentre la storia continuerà a svilupparsi, vi terremo aggiornati sul nostro Canale Telegram. Nel frattempo ci sarà però da fare qualche considerazione sulla sicurezza degli exchange, che purtroppo non è ovunque dello stesso livello. E che purtroppo continua a far registrare casi di sottrazioni per centinaia di milioni di dollari in controvalore.
L’unica cosa che sappiamo, o meglio che è stata annunciata dall’exchange per ora, riguarda la copertura di eventuali ammanchi dei fondi degli utenti. L’exchange che è stato colpito ha annunciato già che coprirà ogni eventuale perdita dei fondi dei clienti.
Clienti che dunque, il condizionale è per ora d’obbligo, dovrebbero poter dormire dei sonni tranquilli. Fino al prossimo hack, per una questione sicurezza che dovremo necessariamente però continuare a discutere, tanto tra gli appassionati, quanto tra gli addetti ai lavori.
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