Finalmente ci siamo: nella tarda serata di ieri, come vi era stato anticipato dal nostro giornale, sono arrivati praticamente tutti gli aggiornamenti per gli ETF Ethereum Spot che mancavano. Si tratta dell’aggiornamento dei form S-1, quelli che mancano per l’approvazione e che contengono i dettagli sul funzionamento degli ETF stessi.
Un passaggio che i nostri lettori sanno essere ormai dovuto e che introduce in realtà poche novità. Soltanto Franklin Templeton ha infatti comunicato le commissioni – che come vedremo sono su livelli molto bassi – mentre gli altri si sono limitati ad aggiornamenti tecnici su questioni richieste appunto di SEC.
Vieni sul nostro Canale Telegram per seguire tutto il processo di approvazione degli ETF Ethereum, che potrebbero arrivare in borsa già da giugno e che saranno un passaggio fondamentale per la credibilità di Ethereum a livello finanziario.
Sono arrivati tutti gli aggiornamenti che ci aspettavamo per gli ETF su Ethereum. Come vi avevamo preannunciato proprio su queste pagine, gli aggiornamenti sono arrivati prima della chiusura della settimana, con il tempo massimo che era stato fissato appunto da SEC per la fine della giornata di venerdì.
Si è trattato in larga parte di aggiornamenti di tipo tecnico e che riguardano i rischi che devono essere obbligatoriamente elencati all’interno dei form S-1. Soltanto Franklin Templeton ha comunicato, contestualmente, quali saranno le fee, le commissioni che saranno appunto incamerate dall’ETF.
Franklin Templeton parte da un già basso 0,19%, in parallelo con le commissioni che lo stesso gestore ha richiesto per gli ETF Bitcoin. Nessuna differenza dunque, con l’asticella fissata da FT che è già molto bassa e che eserciterà una discreta pressione sul resto dei gestori, che però non hanno ancora comunicato nulla sulle commissioni.
Con ogni probabilità ci sarà durante la prossima settimana un rincorrersi di aggiornamenti proprio sul tema delle commissioni e vedremo se tutti decideranno appunto di replicare le stesse commissioni degli ETF Bitcoin.
Il giallo della serata è quello tra ARK e 21Shares. I due gestori avevano lanciato insieme l’ETF su Bitcoin e anche per quello Ethereum e avevano inviato domanda congiunta.
Dalla documentazione che però abbiamo visto ieri è sparito il nome di ARK, cosa che segnala la chiusura di un sodalizio durato lo spazio di approvazione degli ETF Bitcoin (e Ethereum).
Vedremo più avanti se emergeranno altri dettagli sulla fine di questa collaborazione, che pur aveva portato a casa due risultati notevoli.
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