La decisione del 12 giugno fa TREMARE anche i mercati crypto. Ecco come prepararsi all’EVENTO

La prossima settimana – anche per il mondo crypto – sarà dominata da un evento macro. È il meeting del FOMC del 12 giugno, quando in Italia sarà ormai ora di cena, che fisserà i tassi di interesse di riferimento per gli Stati Uniti. Nonostante sarà una decisione scontata (niente tagli per ora), ci sarà comunque la conferenza stampa di Jerome Powell a tenere i mercati sulle spine.

La speranza, probabilmente vana, è quella di ottenere qualche indicazione da colui che, in questa particolare fase di mercato, è senza dubbio l’uomo più potente del mondo. Indicazioni che arriveranno? Difficile a dirsi per ora.

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Tutti pendono, di nuovo, dalle labbra di Jerome Powell

L’appuntamento è per mercoledì 12 giugno, alle 20:30. Mezzora prima avremo la decisione sui tassi di interesse negli Stati Uniti, decisione che però sarà scontata, nel senso che appare come assolutamente impossibile che ci siano dei tagli. Conta di più, come detto poco sopra – e anche per Bitcoin e crypto – quanto appunto verrà detto durante la classica conferenza stampa che vedrà Jerome Powell prima spiegare la situazione e come si sia arrivati alle decisioni e poi rispondere alle domande dei giornalisti.

C’è però un grosso problema: Jerome Powell non è certo noto per dichiarazioni tranchant e con ogni probabilità continuerà a divagare sul tema, con i mercati che, come avvenuto in passato, continueranno a rispondere in modo veemente ad ogni parola fuori posto o a ogni tono leggermente meno mansueto.

Sarà una giornata da cardiopalma? Difficile a dirsi, con i mercati che proprio ieri hanno dato importanti segnali di nervosismo, segnali di nervosismo che sono risultati in uno sciacquone importante soprattutto sul settore alt, con Bitcoin, Ethereum e le altre high cap che hanno fondamentalmente tenuto.

Saranno poco più di 72 ore di accompagnamento verso un evento scontato, che però è tutto quello che i mercati hanno a disposizione per decidere che direzione prendere.

Dopo la reazione, si tornerà in trend, perché i fondamentali non sono cambiati

Sappiamo di essere tra i pochi a sostenere questa tesi, ma è comunque basata su fatti e numeri concreti. Dopo la reazione che potrebbe esserci alle parole di Jerome Powell, riteniamo che si continuerà su un trend che non è ancora cambiato perché appunto mancano cambiamenti radicali per quanto riguarda i fondamentali.

E ormai per i tagli sappiamo che questi arriveranno, dato che come ha ricordato già Arthur Hayes, due delle principali economie mondiali hanno già iniziato.