I grandi gestori di fondi si stanno preparando, direttamente o indirettamente, ad un futuro dove gli ETF sulle criptovalute sono un prodotto normale, presente in tutti i mercati e soprattutto con sottostanti anche meno prestigiosi di Bitcoin e Ethereum. Negli USA si sta ancora lottando su questo fronte, mentre in Europa le cose sono diverse da parecchio tempo.
Proprio guardando al caso europeo – dove operano comunque gestori che fanno parte del movimento ETF anche negli USA – possiamo iniziare a farci un’idea di cosa potrebbe succedere anche negli USA, una volta che anche quelli Ethereum saranno stati lanciati.
Un’analisi necessaria anche per vedere quanto in realtà siano stati apprezzati i prodotti non Bitcoin e non Ethereum in Europa, mercato dove appunto esistono da più o meno 3 anni, arrivati nel mezzo della bull run e forse anche un po’ in ritardo rispetto al grande entusiasmo che si era generato in quella fase.
VanEck e i suoi ETF europei
VanEck è storicamente uno dei gestori più attenti al mondo crypto e Bitcoin. Ed è da questo intermediario che partiremo nell’analizzare gli ETF crypto che sono stati già lanciati in Europa.
- Su quali asset crypto
Oltre a Bitcoin e Ethereum, VanEck ha anche degli ETF su Solana, su Tron, Avalanche. Questo almeno per quanto riguarda gli ETF single asset, ovvero quelli che hanno in cassa soltanto una criptovaluta.
Ci sono poi gli ETF multicrypto, ovvero quelli tematici, che hanno in cassa crypto selezionate in determinati rapporti. C’è Crypto Leaders, che include la top 10 selezionata da VanEck, ovvero BTC, ETH, Solana, Cardano, Avalanche, Chainlink, Polygon, Litecoin.
E c’è anche Smart Contract Leader, che include Ethereum, Tron, Solana, Cardano, Polygon, Avalanche, e anche Polkadot.
- Quanto valgono questi prodotti?
Forse qui però inizia la vera nota dolente per questi prodotti, che almeno dalle parti di VanEck non sembrano mai aver preso il largo in termini di marketcap.
ETN VANECK | AUM |
---|---|
Bitcoin | 488 milioni di dollari |
Ethereum | 176 milioni di dollari |
Solana | 75 milioni di dollari |
Tron | 33 milioni di dollari |
Avalanche | 17,5 milioni di dollari |
Crypto leaders | 36,9 milioni di dollari |
Smart Contract Leaders ETN | 2,7 milioni di dollari |
Crypto ETF | 148 milioni di dollari |
L’altro caso, quello di 21Shares
L’altro grande intermediario che offre prodotti di questo tipo è 21Shares, con un assortimento ancora maggiore e con scelte ancora più, se vogliamo, audaci.
- Su più crypto
In ordine alfabetico abbiamo AAVE, Algorand, Arbitrum, Avalanche, BNB, BCH, Bitcoin, Cardano, Celestia (con staking), Chainlink, Cosmos, Decentraland, Ethereum (con staking), Fantom, Lido Dao, Maker, Optimism, Polkadot, Ripple, The Sandbox, Solana (con staking), Stacks, Stellar, Tezos, Toncoin, Uniswap.
La selezione è estremamente ampia e cosa più interessante, in realtà i prodotti che hanno raccolto di più sono non quelli che ci si potrebbe aspettare.
ETP 21Shares | AUM |
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Solana Staking ETP | 981 milioni di dollari |
Bitcoin ETP | 785 milioni di dollari |
BNB | 708 milioni di dollari |
Ethereum Staking ETP | 582 milioni di dollari |
HODL, crypto basket | 208 milioni di dollari |
Bitcoin Core ETP | 120 milioni di dollari |
Toncoin Staking ETP | 70 milioni di dollari |
Moon (Sygnum Platform Winners) | 60 milioni di dollari |
Ripple | 54 milioni di dollari |
Gli AUM – il totale degli asset in gestione è certamente influenzato da tante delle recenti performance di BNB e di Toncoin, e anche di Solana, ma la dice comunque lunga sull’interesse che certi prodotti possono raccogliere presso il pubblico.. giusto.
Si potrà seguire la stessa strada negli USA?
La questione è certamente più complessa sul piano legale. Se dovessimo ad esempio prendere la lista delle top per AUM di 21Shares in Europa, di queste almeno 4 su 9 sarebbero considerate security da SEC.
La questione però – almeno secondo Larry Fink – che ne he parlato indirettamente in merito agli ETF Ethereum che poi sono stati effettivamente approvati, potrebbe non essere una questione così importante e così definitiva.
Sul chi continua a chiedersi se, come e quando ci sarà domanda su questi prodotti negli USA – eventualmente – la risposta è nei numeri di cui sopra. Delle due l’una: o gli europei (svizzeri inclusi) sono dei suonati, oppure questi prodotti possono, eventualmente, piacere molto.
Anche SOL ha un grande potenziale ma questo tipo di investimenti sono ancora poco conosciuti e c’è ancora poca informazione soprattutto in Europa per non parlare dell’Italia in cui alla parola cripto si associa subito la parola rischio che per la maggior parte dei casi equivale a perdita piuttosto che a opportunità. Per questo è importante arrivare prima degli altri e piazzarci quando i prezzi sono ancora in sconto e in un momento in cui non vale nemmeno la pena fare movimenti di breve a meno che i valori non raggiungano gli obiettivi prefissati e in questo caso sarebbe saggio portare a casa i guadagni e rimanere piazzati poichè la strada è ancora molto lunga. Attenzione a non associare le cripto ai titoli azionari, sono due cose diverse ma legate dal comportamento degli investitori.
buongiorno klaus , sono d’accordo con te per la prima parte ma, a mio giudizio le crypto vanno analizzate e considerate come delle azioni : così come dietro una azione vi è un azienda con un progetto valido/non valido, anche per le crypto deve esserci alle spalle un progetto, che se valido, può dare buoni frutti…..se non lo è = pura speculazione nel breve termine , se arrivi tra i primi. fare sempre attenzione al progetto che c’e’ alle spalle, leggere il whitepaper e saperlo interpretare è fondamentale per non gettare risorse al vento. ciao a tutti.
Al momento solo Bitcoin lo associo ad un investimento da proprietario d’azienda come un titolo azionario ma non è un titolo azionario. Se si ragiona da proprietari d’azienda possiamo tenere in considerazione le cripto dominanti se si ragiona da speculatori tutto il resto. per alcune cripto la differenza con le azioni è minima.