Ci sarà ancora da aspettare per la fusione in $ASI di Fetch.ai, Agix di SingularityNET e Ocean. Secondo quanto è stato riportato dal blog ufficiale di Fetch.ai infatti la scadenza sarà rimandata al prossimo 15 luglio, qualcosa che certamente non incontrerà il favore dei tanti che stanno operando su queste tre criptovalute, le più rappresentative del mondo crypto AI.
Una situazione incresciosa, che poteva essere certamente comunicata in modo migliore, anche in termini di tempistiche e che ora potrebbe creare scossoni sui mercati, all’interno di fase già turbolenta per i mercati, in attesa dei dati di domani.
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ASI annuncia il rinvio: cosa cambia ora?
Il comunicato è presente sul sito di Fetch.ai e parla della necessità di rivedere la timeline per quella che è la fusione dei più importanti progetti Crypto AI di questo ciclo.
La Artificial Superintelligence Alliance si impegna per il successo e per l’integrazione senza ostacoli del nostro merger. SingularityNET, Fetch.ai e OCean Protocol hanno annunciato oggi una data rivista per il merger del token ASI, che sarà spostato dal 13 giugno al 15 luglio.
Dal comunicato di ASI
E poi aggiunge:
La modifica delle scadenze è necessaria per sistemare le necessità di carattere logistico e anche le questioni tecniche degli exchange, dei validator e più ampiamente dei collaboratori del nostro ecosistema.
Dal comunicato di ASI
Una spiegazione che forse però non sarà utile a placare le polemiche che si sono già innescate sui social network e – come vedremo tra poco – anche sui mercati. Comunicare a 2 giorni dalla scadenza il rinvio della stessa non è certamente il massimo e in tanti tra gli investitori che attendevano la fusione si faranno certamente sentire.
Crash sul mercato
Nel momento in cui scriviamo Fetch.ai ha perso più del 5% sul mercato nel giro di 1 ora. SingularityNET fa poco meglio, fermandosi per ora al -4%, e OCEAN ne esce con meno problemi, perdendo poco più del 3%.
Tutto questo all’interno di una giornata che era stata già terribile per il settore alt, con le perdite per le tre crypto che si attestano intorno al 10%.
Si poteva comunicare meglio? Certamente sì. La speranza ora è che la prossima scadenza sarà rispettata. E di dubbi, a questo punto, è lecito averne.