Nonostante la giornata sia di quelle che richiedono gli occhi puntati sul qui e adesso – complice l’enorme mole di dati macro in arrivo – c’è tempo anche per continuare a discutere di Ethereum. Un asset che è il secondo del comparto per capitalizzazione e che presto dovrà trovare anche una narrativa – da parte dei grandi gestori – per la vendita dell’ETF alle grandi masse.
Per Bitcoin – per quanto chi vi scrive non sia perfettamente d’accordo – è andata quella dell’oro digitale: concetto di impatto e che tutti possono comprendere anche senza impegnarsi troppo nelle minuzie tecniche.
Per Ethereum però siamo ancora in alto mare, per quanto di tentativi interessanti ce ne siano diversi. Dal petrolio digitale utilizzato dalla tv cinese, passando per la Apple del mondo crypto, che abbiamo sentito da Vance Spencer, ospitato da Bloomberg Technology Spotlight. Una discussione che ci piacerebbe avere anche direttamente con voi sul nostro Canale Telegram – canale indispensabile se volete rimanere sempre aggiornati sul mondo crypto.
Le regole del marketing non le facciamo certamente noi. Ethereum è tante cose, molte delle quali complesse anche da spiegare, ma questo difficilmente interesserà i mercati. Serve – e in tempi brevi – uno slogan catchy, di quelli facili da mandare a memoria e altrettanto facili da capire.
Sgombriamo subito il campo da un equivoco. Chi ha proposto argento digitale ha fatto sì pochi sforzi, ma ha anche ottenuto – sempre ad avviso di chi vi scrive – dei pessimi risultati.
Con il passaggio al merge Ethereum è diventato un sistema dinamico per quanto riguarda l’emissione di nuovi $ETH e la loro distruzione. E dato che ne vengono anche distrutti in base all’utilizzo effettivo della rete, lascerei volentieri l’argento da parte per pensare a qualcosa di più smart, qualcosa di più intelligente che possa davvero catturare l’attenzione degli investitori che non ne sanno nulla. Perché la domanda, inutile girarci intorno, sarà “perché non l’ETF su Bitcoin?”. O in altre parole servirà un argomento per vendere anche l’ETF su Ethereum.
Meglio. Effettivamente su Ethereum girano tutti i più utilizzati applicativi del mondo crypto, soprattutto quelli DeFi. E sarebbe probabilmente bene per Ethereum occupare questo slogan prima che arrivano anche gli ETF su altri prodotti della categoria, su tutti quelli su Solana, per i quali però manca ancora molto. Diverso il discorso Apple: il grande pubblico associa Apple principalmente ai suoi prodotti fisici – e non sappiamo quanto sia calzante per Ethereum.
È una definizione utilizzata dalla tv cinese, che personalmente non mi dispiace. $ETH è effettivamente utilizzato per pagare le fee e viene estratto e consegnato ai validator per lo staking. Ci sta, è facile da comprendere, è facile anche capire che viene “bruciato” per ottenere qualcosa, per creare energia nello spazio crypto. È probabilmente la definizione migliore.
Facci sapere la tua, sia qui tra i commenti, sia invece sui nostri canali social, come X e Telegram. E sì, per quanto chi ci legge conosce quanto interessante sia rilevante Ethereum anche come asset, ci sarà bisogno di una spintarella del marketing per rendere gli ETF popolari.
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