Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi provano a normarti, poi ti chiedono una mano. Non era proprio così la popolare frase del Mahatma Gandhi, ma la versione modificata che ti offriamo qui ben si presta a quanto sta accadendo negli Stati Uniti. Il tema è quello crypto, e più nello specifico quello delle stablecoin. Secondo Paul Ryan, politico relativamente di lungo corso, potrebbero essere proprio le stablecoin l’arma segreta degli USA per battere la Cina – e per salvare un dollaro che dovrà fare i conti con un debito sempre più imponente.
La domanda di base è seria: con un debito pubblico che continua a correre a ritmi elevati (e per molti insostenibili), chi acquisterà appunto i bond USA? La risposta, per quanto parziale forse, arriva da Paul Ryan, che è stato anche speaker per la House of Representatives del Congresso, che guarda proprio in direzione delle stablecoin.
Stablecoin che – quando del tipo con riserva – in genere comprano proprio debito USA al fine di essere ancorate al valore del Dollaro USA. E sì, comprano quantità importanti di questi titoli, data anche l’enorme capitalizzazione raggiunta almeno dai primi due della classe, ovvero Tether e USDC. È un buon segnale per il mondo crypto in generale? Vanno fatte, per avere una risposta significativa, diverse considerazioni.
Chi comprerà il debito USA? Semplice: le stablecoin crypto
Problema: il debito pubblico degli Stati Uniti cresce a ritmi spaventosi e che stanno creando più di qualche preoccupazione anche tra i politici con una lunga carriera alle spalle. Un debito che deve essere collocato e che, almeno fino ad oggi, non ha avuto problemi a farlo.
C’è però Paul Ryan, politico repubblicano, che afferma che si dovrà cercare una soluzione – e che una di queste sarebbe proprio sotto gli occhi dei politici e dei mercati. Questa soluzione si chiama stablecoin e potrebbe aiutare appunto gli USA a collocare con maggiore facilità una quantità di debito… che monta a ritmi assai preoccupanti.
- Perché le stablecoin?
Perché ad oggi sono un’importante fonte di domanda per il debito USA. Tether ne ha per decine di miliardi e lo stesso si può dire di USDC, il secondo per capitalizzazione di mercato. E una loro ulteriore crescita aiuterebbe appunto a colmare un gap che potrebbe crearsi tra domanda e offerta non solo per la crescita del debito, ma anche per la più scarsa appetibilità che questo potrebbe avere sui mercati internazionali.
- Può funzionare?
Per quanto il ragionamento sembri filare, ci sono diverse questioni che mancano dalla ricognizione di Paul Ryan. La prima è quella della crescita possibile del mercato stablecoin: quanto velocemente può farlo? Può davvero stare dietro ad un ritmo di crescita del debito pubblico USA così importante?
La seconda riguarda la durata: il debito pubblico non è tutto uguale: i gestori e emittenti di stablecoin preferiscono quello con scadenze brevi, sia per motivi di rischio, sia per motivi legati alla liquidità. Siamo sicuri che il debito pubblico USA, nel caso, possa sbilanciarsi su titoli che hanno 3, 6 o e 12 mesi come scadenza?
Una sponda politica importante
Mentre per le stablecoin si avvicina la resa dei conti politica in Europa, trovare una sponda politica negli USA potrebbe certamente trasformarsi in una buona notizia.
È un po’ che si parla in realtà di questa comunione di intenti tra mondo crypto e governo degli USA: basterà per avere dei toni più morbidi e delle regole meno restrittive, che è poi quanto l’intera industria chiede da tempo?