I bitcoiner fanno spesso riferimento alla supposta età dell’oro, quando le principali valute avevano appunto un sottostante in… oro o altri metalli preziosi. Sfruttando questa narrativa, Tether lancia Alloy, una nuova piattaforma che permette di emettere token che hanno appunto come sottostante XAUT / Tether Gold, la stablecoin ancorata al valore dell’oro.
È una piattaforma di smart contract che gira su Ethereum, che per il momento permette il minting, la creazione di una nuova stablecoin, aUSD e che presto verrà resa aperta per la creazione di altri asset di questo tipo. Il tutto Tether che incamera lo 0,25% delle operazioni di creazione e distruzione dell’asset e un funzionamento basato sulle possibilità di arbitraggio da parte di chi ha accesso a mint e distruzione di token inc ambio di XAUT.
La piattaforma – per quanto i dettagli non fossero ancora noti – era stata già anticipata da Paolo Ardoino, CEO di Tether, che aveva indicato la nascita appunto di una nuova categoria di asset all’interno del mondo di Tether.
Il discorso è relativamente semplice: sono in tanti del mondo Bitcoin e crypto a ricordare di quanto si stesse meglio quando le principali valute erano ancorate appunto all’oro. E Tether ha deciso di riprovarci, per quanto in realtà si tratti di un sistema complesso per l’emissione di nuovi token.
Il meccanismo alla base di Alloy è semplice: bisogna depositare un tot di XAUT, la stablecoin di Tether legata all’oro, per ottenere aUSD (e poi altri asset, più avanti). I token sono sovracollateralizzati, nel senso che si dovrà depositare una quantità maggiore di XAUT rispetto agli aUSD che si riceveranno, permettendo così di avere un margine di oscillazione del prezzo dell’oro pur garantendo la massima copertura dei token emessi.
Il valore dei token sarà mantenuto vicino a 1$ grazie alle opportunità di arbitraggio che si apriranno in caso di squilibrio: se il token dovesse iniziare a valere di più, converrà distruggerlo per ottenere XAUT in cambio, e viceversa.
Per il futuro Paolo Ardoino ha parlato di piattaforma aperta, che dunque permetterà a più agenti di utilizzarla per l’emissione dei propri token. Vedremo se l’idea farà presa sul mercato e se ci sarà effettivamente in futuro una classe alternativa di crypto asset.
Tether incasserà lo 0,25% dalle operazioni di mint. Per creare nuovi aUSD si dovrà essere registrati e aggiunti alla whitelist, ovvero alla lista di indirizzi autorizzati.
Gli asset sono al momento soltanto su rete Ethereum e in futuro, secondo quanto ci ha riferito direttamente Paolo Ardoino, pensano di lanciarlo anche su altre chain.
Sarà anche un aumento di utilità per XAUT / Tether Gold, che per ora vale poco di più di 500 milioni di dollari di capitalizzazione di mercato.
NB: Tether Gold è ancorato a oro fisico, che è custodito (senza costi per l’utente finale) presso – secondo quanto afferma Tether – servizi di custodia in Svizzera.
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