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ETF Solana in Canada! Arriva la prima richiesta di approvazione, con qualche STRANEZZA. Ecco come funziona

Solana pronta con il suo primo ETF? Forse: in Canada prima richiesta, che include anche staking crypto
2 settimane fa
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3iQ, gestore di capitali che opera sul mercato canadese, ha inviato richiesta alle autorità competenti per un’autorizzazione a listare in borsa un ETP su Solana. Si tratta di un prodotto diverso da quelli che sono stati listati negli Stati Uniti, ma è comunque un buon segnale della grande attenzione che le crypto continuano a raccogliere presso i mercati finanziari tradizionali.

Sarà infatti, almeno secondo quanto è stato riportato da James Seyffart di Bloomberg, un fondo chiuso, cosa che implica delle differenze con gli ETF sulle crypto che siamo abituati a vedere in Europa e negli Stati Uniti.

Il prodotto, tra le altre cose, avrà anche lo staking e dunque distribuirà ai detentori delle quote i proventi della partecipazione al network di Solana tramite staking, qualcosa che negli USA per il momento è impensabile anche per gli ETF su Ethereum.

Canada ancora avanti agli USA: arriva un ETF su Solana?

Il Canada si è sempre mosso con un certo anticipo, almeno rispetto agli USA, per questo tipo di prodotti a tema crypto. E questo viene confermato dalla richiesta di lancio e listing di un ETF su Solana da parte di 3iQ. Sarà però un prodotto particolare, che impareremo a conoscere all’interno di questo approfondimento.

  • Con staking

La cosa più interessante è forse l’integrazione dello staking all’interno di questo specifico prodotto. Chi deterrà le quote dunque potrà portarsi a casa una percentuale variabile, un rendimento aggiuntivo rispetto a quelli potenziali in termini di crescita di valore di $SOL.

  • Fondo chiuso

Avrà un funzionamento dunque diverso da quello degli ETF che sono stati lanciati negli USA. Avrà un numero di quote prestabilito e non potranno esserne create di nuove.

  • In Canada

Prima di brindare, ricordiamo inoltre ai nostri lettori che si tratta del mercato canadese, storicamente non al top in termini di volumi e di capitalizzazione per questo tipo di prodotti.

  • Non negli USA

Va anche ricordato che l’eventuale approvazione di un prodotto di questo tipo in Canada non avrà alcun tipo di effetto per gli USA.

Negli Stati Uniti la questione continua a essere piuttosto complicata e finché non si risolveranno diverse questioni legali (Coinbase v Sec, Binance v Sec) difficilmente potremo vedere dei passi in questo senso.

Che tipo di segnale è?

Si tratta di un segnale comunque di grande importanza per Solana, che si conferma essere uno degli asset più appetibili anche per queste tipologie di investimento.

Torneremo, nel caso di approvazione, a parlare di questi prodotti, premettendo comunque il loro limitato impatto non solo per la piazza di eventuale quotazione, ma anche per un gestore che non ha grandi prospettive in termini commerciali.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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