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Crypto: la altcoin season NON ARRIVA! L’analisi spiega i motivi delle PESSIME performance del settore alt

La altcoin season crypto si fa attendere. È davvero tutto perduto? Ecco cosa dicono i dati
5 mesi fa
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Con l’aiuto di diversi analisti anche esterni e recuperando un po’ quelle che sono le intuizioni forse più intelligenti del momento nel mondo crypto, Coindesk ha pubblicato una relativamente lunga analisi sul settore altcoin. È un’analisi che in realtà cavalca il sentiment ai limiti della disperazione che domina il grosso degli investitori al di fuori delle top crypto.

Quando arriva l’altseason? è la domanda che leggiamo più di frequente tra i nostri lettori, sui nostri social e più in generale tra i più rilevanti membri della crypto-pubblica opinione. La risposta è che non lo sappiamo – e che ci sono diverse cose di cui tenere considerazione.

Cose che sono state – in modo invero assai interessante – raccolte da Coindesk e che andranno analizzate una per una, per quanto non siamo poi sempre d’accordo con le conclusioni degli analisti chiamati all’adunata dal grande giornale USA dedicato alle crypto.

Altcoin: la stagione che non arriva mai?

La premessa dovremmo conoscerla tutti: le alt stanno soffrendo parecchio e comunque in proporzione maggiore rispetto a Bitcoin e Ethereum. La cosiddetta stagione alt, ovvero quel periodo del ciclo dove sono le crypto minori a garantire i maggiori guadagni, non sembra arrivare mai. In diversi hanno delle spiegazioni, per quanto non tutte siano convincenti.

  • Pressione di vendita dai VC

È uno dei fattori. Da SOL in sotto, in diversi dei progetti rilasciano periodicamente coin e token che sono riservati agli investitori di prima fascia e che hanno aiutato il progetto agli albori. Sono i cosiddetti VC, che in genere si vedono assegnare quantità importanti di token che però maturano nel tempo.

Da qui potrebbe derivare una parte della pressione di vendita. Cosa certamente vera, ma che necessita ad avviso di chi vi scrive di un altro elemento per valutare effettivamente la fase di mercato in cui ci troviamo. Se i VC stanno incassando, è anche segno di un sentimento di scarsa fiducia, in questa fase, del mercato. Nessuno li obbliga a vendere o a rientrare sul breve periodo, d’altronde.

  • Emissione di nuovi token

Quanto sopra – poi sarà comunque da valutare caso per caso – finisce per diluire la quantità di token che sono disponibili sul mercato. Per chi è abituato al mercato azionario, è come se venissero emesse costantemente nuove azioni di un’azienda. Difficile che il prezzo tenga, no? La pratica è in verità assai diffusa ed è almeno in parte responsabile delle scarse performance di diversi dei token top ma non così top.

  • Stablecoin fermi

Altro fattore che dimostra come in realtà il mercato sia fiacco, soprattutto in termini di inflow, ovvero di afflussi di capitale. La capitalizzazione complessiva di mercato delle stablecoin – così come segnalato da un grafico pubblicato da Coindesk – è ferma ormai da aprile.

Grafico di Coindesk sulla capitalizzazione delle stablecoin

E questo vuol dire che di nuovi capitali non ne stanno arrivando. E questo finisce per impattare di più sul settore più sensibile alla liquidità disponibile.

Anche in questo caso però rimane il problema dell’uovo o della gallina: non arrivano nuovi capitali perché il sentiment è negativo oppure il sentiment è negativo perché non arrivano nuovi capitali?

Ricordiamoci anche che arriviamo da una grande corsa

Per quanto tutti vorrebbero arricchirsi nel giro di pochi giorni, è bene anche ricordare da dove veniamo. Poco meno di 2 anni fa, al fallimento di FTX, credevamo tutti di dover raccogliere baracca e burattini e dedicarci ad altro. Da allora diverse alt si sono riavvicinate in modo considerevole ai loro massimi storici.

Una corsa importante, per quanto forse poco soddisfacente per chi è arrivato da poco. Per quanto però le conclusioni sopra presenti nell’analisi di Coindesk siano importanti, le riteniamo assolutamente non definitive. E purtroppo afflitte da quello che è uno degli errori più comuni per gli investitori nel mondo crypto: avere poca pazienza e prendere le ultime settimane come base per condurre praticamente qualunque tipo di analisi.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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